Un solo altro caso a Venasca. I sindaci: non molliamo
Le cronache di settimana dalle nostre valli sono purtroppo bollettini dedicati all’emergenza coronavirus. Per ora la val Varaita si mantiene nella fascia di territorio di basso contagio. La prevenzione però non è mai troppa e i sindaci di tutti i Comuni continuano ad allertare la popolazione sull’assoluta necessità di restare in casa e ridurre le uscite al minimo indispensabile.
Sul fronte delle note liete, figura la modalità della spesa a domicilio, grazie alla disponibilità dei negozi e delle poche attività aperte, e grazie naturalmente ai volontari (Croce rossa di Melle e Sampeyre in primis) che tengono i collegamenti.
Vediamo allora la situazione sanitaria. A Piasco non ci sono variazioni. Un solo cittadino piaschese risulta positivo al coronavirus e in isolamento. La Protezione civile ha comunicato che altri due concittadini piaschesi risultano positivi al test, ma entrambi si trovano in isolamento in altri Comuni. I tre pazienti piaschesi sono stati raggiunti telefonicamente dal sindaco Roberto Ponte che ha espresso gli auguri di pronta guarigione da parte di tutta l'amministrazione comunale.
Un altro abitante di Venasca è risultato positivo al tampone diagnostico per il coronavirus. La conferma ufficiale viene da parte del Comune, che formula anche gli auguri di pronta ripresa, come pure alla prima persona contagiata. Il nuovo caso, che porta dunque a due il totale complessivo, si trova in isolamento domiciliare. Il sindaco Silvano Dovetta: «Naturalmente vanno a questa persona i migliori auguri di pronta guarigione. Colgo l’occasione per raccomandare a tutti il rispetto scrupoloso delle disposizioni governative».
A Brossasco si continua a seguire il caso di un paziente ricoverato in ospedale. Continua l’isolamento in casa di un cittadino di Melle.
A Isasca l’Istituto Denina ha donato 200 mascherine al presidente dell’Aib Franco Dalmasso. Un gesto solidale con una comunità che da 6 anni ospita la scuola sul proprio territorio. Dalmasso: «Sono grato al Denina e al preside Flavio Girodengo, anche a nome dell’amministrazione e dei volontari».