Il concorso che preserva il patuà
“Uno terro, uno lengo, un pople” è il titolo del concorso senza limiti di età, e con una sezione dedicata alle scuole, volto a valorizzare tra le nuove generazioni l’evoluzione e la vivacità del provenzale alpino.
Il premio raccoglie fino al 15 giugno elaborati nelle varie forme di “Patuà” provenzale delle valli. Un modo per garantire la permanenza e salvaguardia delle lingue nella comunità. Sono accettate tutte le forme letterarie, anche musica, arti figurative e utilizzo degli smartphone.
Il premio rivolto ai ragazzi prevede una poesia inedita sul tema del coronavirus e una rieleborazione in lingua della “Favoletta” di Saba.
Per partecipare inviare il plico per posta raccomandata a Coumboscuro Centre Prouvençal - S. Lucio, 12020 Monterosso Grana, via posta elettronica: info@coumboscuro.org. Le opere non saranno restituite e gli autori ne autorizzano la pubblicazione e l’utilizzo.
Spiegano gli organizzatori: «Dopo la scorsa edizione dedicata alla Regina Giovanna d'Angiò, personaggio mitico nella storia di Piemonte e Provenza, il concorso torna nella sua formula consueta con le sezioni liriche, musicali e video, dedicati alla nostra “Lingua madre”. A seguito dell'indagine pubblicata sul numero 570 del periodico Coumboscuro, che ha indicato quanto la lingua rischi di scomparire nell'uso delle giovanissime generazioni, ci aggrappiamo al pensiero di Sergio Arneodo per promuovere la lingua nelle scuole chiedendo conforto alla sensibilità del grande poeta Umberto Saba».