«Pronti ad ospitare gli stagionali in azienda Ma dovete darci gli strumenti per poterlo fare» l’emergenza sanitaria impone una nuova organizzazione del settore frutticolo

«Pronti ad ospitare gli stagionali in azienda Ma dovete darci gli strumenti per poterlo fare» l’emergenza sanitaria impone una nuova organizzazione del settore frutticolo
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«Siamo pronti ad accogliere gli stagionali in azienda, ma dovete darci gli strumenti per poterlo fare». L’impegno arriva dagli imprenditori frutticoli del Saluzzese aderenti a Confagricoltura, che chiedono però un passo verso questa direzione da parte della politica e della burocrazia.

Difficoltà di mercato e carenza di manodopera sono i fattori questi che stanno preoccupando non poco le aziende di un settore, quello frutticolo, già da anni in evidente difficoltà e vessato da problematiche quali vendite sottocosto, squilibri nella filiera, concorrenza globale senza regole omogenee tra i vari Paesi e un sistema assicurativo da rivedere. l’emergenza sanitaria in atto è l’elemento di contrasto che, inevitabilmente, dovrà produrre un cambiamento radicale nella gestione della filiera.

«Mercato e competitività del comparto sono aspetti prioritari e da affrontare con urgenza - dichiara Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Cuneo -, ma altrettanto importanti, soprattutto per il distretto frutticolo Saluzzese, sono la necessità di trovare sistemi nuovi, snelli ed efficaci per l’assunzione di manodopera da impiegare nella raccolta della frutta».

A questo proposito Confagricoltura Cuneo, già a inizio anno, prima dell’emergenza sanitaria, ha avanzato alla Regione una proposta per creare un percorso sperimentale per rafforzare il sistema frutticolo del Saluzzese, negli ultimi anni al centro di un dibattito sulla gestione dei lavoratori stagionali. L’idea è tuttora al vaglio della Regione.

«Desideriamo incentivare la sistemazione della manodopera stagionale in azienda - precisa Allasia -; l’emergenza sanitaria imporrà norme ancora più stringenti ed è probabile che possa esserci carenza di posti, perché Saluzzo non potrà farsi carico degli assembramenti degli anni passati. Le aziende dovranno essere coinvolte nella ricerca di nuove soluzioni, ma per far ciò è necessario metterle in condizione di dare questo sostegno, attraverso incentivi nell’offerta di soluzioni abitative per i lavoratori stagionali».

Spiega Marco Bruna, responsabile Confagricoltura della zona di Saluzzo e Savigliano: «Vogliamo contribuire a creare un distretto della frutticoltura sostenibile e garantito che, partendo dal Saluzzese, possa diventare un mezzo di promozione di una filiera regionale fondata sul rispetto degli operatori che intervengono nel ciclo produttivo e dell’ambiente. Possiamo farlo attraverso una rete professionale di imprese».

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