Sarebbe peggio il “Corna-virus”

Sarebbe peggio il “Corna-virus”
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Confinato in casa sino a nuove ordine del governo, passo metà delle giornate a creare video lezioni per i miei studenti dell’Afp di Verzuolo… e l’altra metà invece faccio come loro, i teenagers: cazzeggio sui social!

Così ho estrapolato il “meglio” dei pensieri pubblicati dai saluzzesi in questi giorni di clausura.

Un concittadino che ha un animo sarcastico ha scritto su Facebook una frase dal tono davvero pungente: «Pensate se in città ci fosse il corna-virus quante persone in più perirebbero!».

Nel dubbio ho sbirciato i profili social di molti dei miei contatti saluzzesi e ho notato che almeno tre di loro hanno lo stesso fidanzato… ah ah ah. Scherzo!

Però ho fatto una riflessione: come farà in questo periodo di clausura familiare chi ha l’amante? Deve essere davvero una tragedia!

Io che non avrei mai pensato alla mia età di dover avere bisogno di una giustificazione per poter uscire di casa, ho guardato tra le righe delle mille autocertificazioni ma in nessuna di esse, tra le varie voci: comprovate esigenze lavorative, motivi di salute, rientro presso il proprio domicilio… c’è l’amante!

Che possa rientrare tra le “situazioni di necessità”?

Nel dubbio, meglio stare a casa. Per vedere l’amante ci saranno tempi migliori.

Ma vi prego, però smettiamola con la storia che il virus ci ha fatto riscoprire la bellezza delle piccole cose, la gioia di stare in famiglia.

Costringere tra quattro mura tutto il giorno, giorno dopo giorno, coniugi che prima della pandemia a stento si vedevano per la cena, a dire il vero mi spaventa un po’.

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