Mascherine a domicilio

In questi giorni di estenuante attesa domestica si sposta inevitabilmente sul web, se possibile più di quanto succedeva in precedenza, il dibattito che riguarda la cosa pubblica. Tutti a casa, dietro schermi e tastiere per essere aggiornati, dire la propria, in particolare sui temi più strettamente territoriali.

È accaduto, tra conferme e smentite, con il discorso della sanificazione delle strade. Sta accadendo in questi giorni sul tema delle mascherine. L’amministrazione comunale di Verzuolo, differenziandosi dagli altri Comuni del territorio, ha acquistato e distribuito a tutte le famiglie residenti diverse migliaia di mascherine (ne sono state acquistate 7000). Ha incaricato la Protezione civile di effettuare una distribuzione porta a porta nella buca delle lettere, consegnandone diverse centinaia anche agli esercizi commerciali, più soggetti al viavai di persone, e alle associazioni. Se da un lato tanti cittadini hanno apprezzato il gesto e la velocità, qualche critica è stata sollevata sulle modalità: i presidi di prevenzione sono stati imbucati senza protezione (busta di cellophane), quindi non asettici, privi di indicazioni di uso, lavaggio, sanificazione.

Sempre dai social è arrivata due settimane fa la novità della preghiera e della messa in diretta Facebook proposta dai parroci e ora ripresa anche dalla parrocchia di Manta.

Più complicato è stato invece l’iter per rendere accessibile al pubblico la seduta del Consiglio comunale di lunedì pomeriggio, a cui hanno partecipato, dall’aula e in video-conferenza, solo consiglieri e giornalisti. Dopo uno scambio tra il sindaco Giancarlo Panero e la capogruppo di minoranza Francesca Galliano, si è concordato sull’uso della piattaforma Go to Meeting dell’Anci per la riunione a distanza, ma non è stata accolta la richiesta di trasmettere in streaming la seduta, la cui registrazione sarà comunque disponibile nei prossimi giorni.