«Tranquilli, i libri ve li portiamo a casa anche se ci manca il dialogo con i lettori» Zzzzz zzzzzz
In alcune regioni italiane, dalla scorsa settimana le librerie hanno potuto rialzare le serrande. I governatori di Piemonte e Lombardia, visto l’alto numero di persone contagiate da coronavirus, si sono però opposti all’apertura.
Martina Calabrò della libreria Booklet: «La ritengo una decisione giusta, dato che la libreria rappresenta in generale un luogo di aggregazione. Ci vuole comunque un vademecum di linee guida chiare da parte del governo».
Per consentire ai clienti di non perdersi le ultime novità, le librerie Mondadori e Le Corti hanno attivato un servizio di consegna a domicilio. Spiega Chiara Ferrero di Mondadori: «Ho osservato il fermo totale per cinque settimane; non me la sentivo di fare consegne a domicilio. Quando è stata annunciata la riapertura delle librerie, ho pensato a come accogliere i lettori e ridistribuire gli spazi, per garantire la sicurezza dei clienti. La scorsa settimana ho iniziato le consegne a domicilio, per ora per i libri in giacenza in negozio. Nel frattempo - dice Chiara - sono sempre stata in contatto con i clienti creando il gruppo Facebook “La libreria all’angolo di piazza Fantasia”. Qui tutti parlano di libri. Mi sono cimentata nelle letture per i bambini con “l’angolo dei bookatini”. È piaciuto molto ai piccoli tanto che, su richiesta dei genitori, è nato il gruppo “Bookatini Creativi”. È stato essenziale per me interagire con i lettori e li ringrazio per il sostegno che hanno dimostrato».
Federico Tozzi della libreria Le Corti aggiunge: «Mi sono attivato con le consegne a domicilio grazie al sito #LibridaAsporto che mi permette di spedirli ai clienti. Attualmente li consegno direttamente anche fuori città. Tra i più richiesti ci sono i volumi per gli studenti universitari. Mi manca l’aspetto della “socialità” della libreria in cui i clienti chiedono consigli e scelgono i libri dopo averli sfogliati».