«Ho visto la morte» Don Derio è guarito

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«Ho camminato due o tre giorni con la morte, ma ne sono fuori». Sono le prime parole di monsignor Derio Olivero, vescovo di Pinerolo, da pochi giorni guarito dal coronavirus che aveva costretto i medici dell’ospedale Agnelli di Pinerolo a disporre il ricovero del prelato in terapia intensiva.

«La cosa più bella - continua monsignor Olivero in un messaggio audio inviato ai fedeli della sua diocesi – è che ho sentito la vicinanza della gente della mia diocesi e di quella di Fossano. Sono rimasto commosso da quanti mi sono stati vicino e hanno pregato per me».

Monsignor Derio Olivero, 59 anni, è ancora all’ospedale Agnelli di Pinerolo, dov’era stato ricoverato il 19 marzo dopo quella che sembrava una brutta influenza. Il tampone, il giorno successivo, aveva confermato il contagio da Covid19. Le sue condizioni erano peggiorate, così era stato trasferito in terapia intensiva, intubato e sottoposto a tracheotomia il 13 aprile aveva ripreso a respirare da solo. Poi il lento miglioramento. È debilitato, ma ora è negativo al coronavirus.

Parole di speranza e di pace quelle del vescovo, che ricorda ancora: «Mi hanno commosso i sinceri messaggi delle comunità valdese, ortodossa e musulmana, che hanno pregato per me. È una bellissima esperienza di ecumenismo. Mi sono reso conto in quei due giorni in cui lucidamente mi sentivo vicino alla morte, che nella vita contano solamente due cose: la fiducia in Dio, che non mi ha mai abbandonato, e le relazioni, intese come gli affetti».

Nei giorni scorsi monsignor Derio aveva ricevuto la telefonata di Papa Francesco.

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