Torna a casa don audisio, contagio in discesa. il sindaco: serve responsabilità Busca, terza vittima per Covid-19 Si ammala anche don Roberto Bruna

Martedì mattina il cimitero di Castelletto di Busca ha ospitato le esequie, le prime dalle nuove disposizioni per i funerali a presenza limitata, della donna morta domenica all’ospedale Carle in seguito al contagio del Covid-19. Un ultimo saluto pieno di commozione, considerato che i famigliari non vedevano la loro cara da oltre 2 mesi. La donna era infatti ricoverata da fine gennaio e dal momento dell’esplosione della pandemia, hanno perso ogni contatto diretto.

Il sindaco Marco Gallo nel comunicare la triste notizia del terzo decesso per Covid-19 dopo quelli del 10 e del 13 marzo, manda un pensiero di vicinanza ai famigliari della defunta: «Ci stringiamo al dolore e porgiamo le più sentite condoglianze».

IN CANONICA

Per un prete che esce dal tunnel del Coronavirus, ce n’è uno, per fortuna più giovane e quindi in condizioni meno preoccupanti, che vi entra. Don Antonio Audisio, dopo circa un mese di ricovero in ospedale è risultato negativo al secondo tampone e questa settimana sarà dimesso. Il sacerdote vivrà in un alloggio e non in canonica con gli altri sacerdoti, che attualmente sono ancora in isolamento: il 28 aprile infatti è arrivata la notizia che don Roberto Bruna, è risultato positivo al tampone del coronavirus.

Attualmente a Busca sono 7 i pazienti positivi al Covid-19. Di questi 3 sono ricoverati presso strutture ospedaliere. Sono invece 13 i buschesi guariti, che hanno terminato il periodo di quarantena. Dodici i residenti in isolamento domiciliare.

PARLA IL SINDACO

Marco Gallo, sindaco di una delle città più colpite dalla diffusione del coronavirus, si rivolge a tutta la cittadinanza: «Ora che è cominciata la “Fase 2” di questa emergenza che ha messo a dura prova tutta la comunità, non possiamo allentare la presa. Dobbiamo essere responsabili: tutto si gioca sui comportamenti che sapremo mettere in atto. Anche se ci sarà maggiore libertà cerchiamo di seguire le regole valide fino ad oggi, in primis distanza interpersonale e l’utilizzo dei presidi di protezione».