«Su treno della memoria diretto ad Auschwitz abbiamo capito tutto l’orrore dell’Olocausto»
Prima dello stop alle scuole quattro ragazzi dell’istituto Soleri-Bertoni di Saluzzo (Letizia Aghemo 5LC, Margherita Mondino 5DB, Francesco Quaglia 5B e Francesca Marconetto 5LA), grazie al contributo del circolo Anpi e del comune di Saluzzo, sono stati indirizzati dai rispettivi docenti a partecipare al progetto “Treno della memoria”, organizzato dall’omonima associazione, che ha permesso loro di intraprendere non solo un viaggio, bensì un vero e proprio percorso educativo e culturale sul tema della Shoah.
Il viaggio è iniziato proprio a Saluzzo con diversi incontri di formazione e si è concluso ad Auschwitz, con alcune tappe: Praga, Terezin, Lidice e Cracovia. I quattro giovani, insieme a coetanei di altri istituti della zona, hanno potuto partecipare a visite guidate, assistere a spettacoli teatrali ed essere coinvolti in attività organizzate dall’associazione. Infine hanno preso parte a una commemorazione all’interno del campo di concentramento di Birkenau. Lo scopo del “Treno della memoria” è quello di completare una vera e propria esperienza formativa che permette di “toccare con mano” l’orrore di ciò che è stato l’Olocausto affinché non accada più, inoltre è un viaggio collettivo che fa crescere, che crea una vera e propria comunità, unita e consapevole contro l’odio e l’indifferenza.
«Il Treno della memoria - dice Letizia - è stata per me un’occasione per approfondire un argomento che al giorno d’oggi è ancora troppo ignorato. Partire senza realmente sapere a cosa si va incontro e tornare con una consapevolezza diversa. Un viaggio non solo nello spazio e nel tempo ma anche all’interno di se stessi».
Aggiunge Francesca: «Seguire in prima persona il lungo e terribile cammino percorso da milioni di ebrei condannati allo sterminio, insieme allo spirito di forte intesa e unione creatosi nel gruppo, mi ha permesso di vivere questo viaggio con profonda consapevolezza e sensibilità. Le emozioni che ho provato rimarranno indelebili nella mia memoria».
«Un viaggio toccante ed emozionante - commenta Margherita - per non dimenticare. Un viaggio tra perfetti sconosciuti che in breve tempo sono diventati una famiglia».
Che il Treno della memoria sia un’ esperienza che verrà ricordata a lungo dai ragazzi, lo conferma Francesco: «È stata un’esperienza molto significativa, di quelle che ti entrano dentro; un viaggio che mi ha aiutato a capire l’importanza della memoria, durante il quale ho compreso realmente la brutalità di uno dei periodi più bui della storia, ma anche dove ho conosciuto nuove persone con le quali mi sono confrontato e con cui ho intrapreso nuove amicizie. Consiglio quest’esperienza a tutti poiché le emozioni che si provano sono indescrivibili».