«In forte crescita le nuove povertà»
Giovedì 14 maggio si è tenuto il secondo webinar (incontro a distanza via web) dell’associazione saviglianese politico-culturale “Il bene comune”, dal titolo “La povertà: quale situazione in Italia?”, da cui sono emersi dati interessanti e preoccupanti per il futuro del Paese.
Sono intervenuti Paolo Ramonda, responsabile generale dell’Associazione Papa Giovanni XXIII, erede di Don Oreste Benzi e Christian Marino, assistente sociale del Consorzio Monviso Solidale.
Paolo Ramonda, responsabile della Papa Giovanni, una realtà da anni in prima fila nella lotta ad ogni forma di disagio e di povertà, ha ricordato che, «parlando di povertà, bisogna soprattutto parlare di poveri, categoria che comprende sia le fasce più giovani della popolazione (soprattutto i bambini e/o ragazzi disabili), sia gli adulti, e in particolare le famiglie numerose».
L’Associazione Papa Giovanni XXIII è presente in tutte le regioni italiane e in oltre 42 Paesi del mondo, in tutti e cinque i continenti.
«Attualmente, stiamo toccando con mano l’aumento consistente di diverse famiglie che chiedono aiuto - ha detto Ramonda - perché trovatesi sole in questo periodo difficile. Il disagio, creato dalla diffusione del coronavirus, mette sulla strada ancora più persone. Con tutte le precauzioni possibili, l’azione della Papa Giovanni - ha aggiunto - continua anche in questi tempi, perché a volte i poveri non vengono a bussare alla tua porta, ma devi andare a cercarli sul campo. Lo Stato sociale italiano, finora, ha retto il colpo, ma i poveri restano tanti. La nostra associazione in taluni posti nel mondo ha creato villaggi interi, dove accogliere le persone in difficoltà. Nessuno - ha osservato Ramonda - ha la ricetta magica per risolvere la situazione, ma si tratta di una problematica, che dobbiamo risolvere insieme, accompagnando i passi dei più deboli. Questo tempo di crisi, generato dalla pandemia, non è per la morte, ma per la vita: in modo intelligente, dobbiamo recuperare il senso profondo dell’esistere».
Ramonda ha poi ancora spiegato come l’associazione si sia mossa anche in merito all’emergenza sanitaria vera e propria.