A messa alla Salesea con il distanziamento sul sagrato
Non appena ottenuto il via libera, don Romano non ha deluso i cardettesi. Così, da metà maggio, sono riprese le funzioni liturgiche al santuario della Salesea. Il mese Mariano, maggio, rappresenta da sempre un appuntamento fisso per i fedeli cardettesi, che ogni sera si ritrovano nel loro luogo di culto più caro, quello dove la Madonna apparve accanto a un salice piangente, per pregare insieme.
Il coronavirus ha fermato però questa tradizione, e così maggio è iniziato senza rosari, né messe, né preghiere in onore della Madonna.
Fino alla scorsa settimana, quando, allargate le maglie del blocco, e concesso il via libera alle celebrazioni religiose, il parroco di Cardè ha trasferito l’altare sotto il portico del santuario.
Nel grande cortile, distanziate di due metri l’una dall’altra, le sedie accolgono i fedeli a distanza di sicurezza. Tanti, tantissimi altri, partecipano al rosario e alla messa in programma ogni sera direttamente dal parco antistante il santuario.
Dopo alcune serate di fede, sabato e domenica don Romano Bergia ha celebrato la prima messa non serale (sabato alle 15 e domenica alle 10,30), sempre negli spazi aperti del santuario della Salesea.