Le richieste all’Asl Cn1
L’associazione “Officina delle idee” ha incontrato venerdì pomeriggio il direttore generale dell’Asl Cn1, Salvatore Brugaletta.
L’associazione ha richiesto alla direzione generale una serie di servizi sanitari, che oggi gravano principalmente sulla struttura di Savigliano con lunghissime liste d’attesa (si pensi alla parte ambulatoriale) o a interi reparti, come ad esempio la medicina interna e riabilitativa o l’oncologia.
Si è ricordato che l’ospedale di Saluzzo ha ospitato nei momenti di picco massimo della pandemia sino a settanta pazienti nella terapia sub intensiva (su tre piani dell’ala B) ed a dieci/dodici nella terapia intensiva (nell’area della cosiddetta piastra).
Il centro prelievi è tornato presso l’originaria sede dell’ospedale, ma manca ancora tutto il resto e al disagio per l’utenza si somma la preoccupazione degli stessi operatori sanitari. Per questo l’associazione ha richiesto precise garanzie sul ritorno a Saluzzo di tutti i servizi preesistenti alla pandemia, cosa che è stata assicurata dal direttore generale. L’associazione ha chiesto “un po’ di coraggio” per individuare percorsi di accesso alla struttura sicuri e iter idonei a far ripartire il prima possibile la medicina interna e riabilitativa, così come la parte ambulatoriale.