Per il 2025 i fondi stanziati sul fronte “incentivi auto elettriche” sono ufficialmente esauriti. Lo hanno confermato il ministero dell’Ambiente e Sogei, gestore del sito internet per la prenotazione dei bonus, secondo cui tutti i 597 milioni di euro stanziati sono stati prenotati in poco più di 24 ore.
I voucher generati complessivamente da persone fisiche e microimprese sono stati 55.680, ma con la fine delle prenotazioni non è detto che siano terminati anche i soldi: ora i voucher vanno convertiti.
NUOVE POSSIBILITÁ
Vediamo, allora, perché l’operazioni incentivi non è ancora finita. Dalla prenotazione dei primi voucher, il 22 ottobre, sono scattati i 30 giorni entro i quali i possessori dovranno “spendere” il proprio buono, ossia abbinandolo a un contratto d’acquisto. Se i voucher non saranno validati in una concessionaria entro il 21 novembre prossimo, decadranno automaticamente e i relativi importi, che per le persone fisiche sono di 9 o 11 mila euro a seconda dell’Isee, saranno riversati nel fondo e, dunque, saranno nuovamente disponibili.
Non solo. C’è sempre la possibilità, per le persone fisiche, di annullare il bonus prima del termine dei 30 giorni nel caso in cui per un qualsiasi motivo si decida di non utilizzarlo.
Insomma, chi ha “perso” il primo round potrebbe avere un’altra occasione, a patto di tenersi informato e di consultare spesso il sito del ministero in cerca di novità.
Chi è in possesso di un voucher, e non ha già un contratto con una concessionaria (che, lo ricordiamo, ha la clausola del “salvo incentivi”), può consultare l’elenco completo di tutte le elettriche che al momento rientrano nel limite di prezzo di 35 mila euro esclusi Iva, optional a pagamento, messa su strada, Ipt e Pfu.
Tra queste, non mancano i modelli più economici, che arrivano a costare meno di 10 mila euro sommando gli incentivi statali con i bonus studiati ad hoc dalle Case.
Infine, si può scaricare anche la lista dei veicoli commerciali N1, con immatricolazione autocarro, che possono essere acquistati da professionisti e microimprese.
REAZIONI DEL SETTORE
Per Fabio Pressi, presidente di Motus-E, il boom delle prenotazioni «è un segnale molto incoraggiante. Replicando il successo del precedente Ecobonus per i veicoli elettrici, testimonia l’interesse degli italiani per questa tecnologia» e «mostra la possibilità concreta di colmare il gap che ancora ci separa dagli altri Paesi europei in termini di diffusione dell’elettrico».
Guardando al futuro, aggiunge Pressi, «sarà importante capitalizzare questa esperienza e guardare alle migliori pratiche internazionali, dove incentivi anche più contenuti, ma stabili e programmati nel tempo, hanno garantito continuità al mercato fino sostanzialmente a non essere più necessari».
Raggiunto da Quattroruote, Roberto Pietrantonio, presidente dell’Unrae (l’associazione dei costruttori esteri che operano in Italia), giudica “positivamente” i primi risultati dell’operazione incentivi: «Vedremo quante prenotazioni diventeranno poi contratti. Speriamo, però, che non si tratti dell’ennesimo fuoco di paglia in un mercato sostanzialmente fermo: servirebbero incentivi strutturali, di medio-lungo periodo, che avvicinino davvero i consumatori alle auto tecnologicamente virtuose».
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