Anziani e minori: le sfide del Monviso Solidale
Il nuovo direttivo del consorzio tra bilanci e progetti per il futuro
Prima assemblea del nuovo anno del consorzio socio assistenziale Monviso Solidale martedì 21 gennaio, nella sala Daniela Vineis nei locali di via Vittime di Brescia.
Due gli argomenti all'ordine del giorno: l'approvazione del piano programmatico pluriennale 2025-2027 e il bilancio di previsione per il medesimo triennio.
Insieme ai rappresentanti di 29 comuni del territorio erano presenti la presidente dell'assemblea e sindaca di Piasco Stefania Dalmasso, la neo presidente del cda Carla Giobergia, il direttore Enrico Giraudo e il responsabile dell'area amministrativa Giorgio Morra.
Sono stati affrontati temi quali il progressivo incremento della popolazione anziana il necessario adeguamento dei servizi offerti dal consorzio alle persone con disabilità alla luce della nuova normativa che entrerà a regime nel 2026 e, ancora, la delicata questione del fenomeno della violenza di genere e intra-familiare (e quel che ciò comporta sulla vita dei minori che devono poter trovare nuove sistemazioni in strutture protette).
In questo quadro, l'incertezza previsionale in merito alle entrate da parte dell'ente regionale o il ritardo dei versamenti di stanziamenti già accordati ma non ancora disponibili (per esempio i fondi Pnrr) sono elementi che inducono a qualche timore e che dovranno essere oggetto di riflessione nella programmazione futura.
Sia il piano di programma a sia il bilancio di previsione sono stati approvati all’unanimità.
Commenta la presidente Dalmasso: «Emerge che una particolare attenzione dovrà essere data agli anziani e ai minori allontanati dalla famiglia e presi in carico dai servizi sociali, il cui numero sta aumentando vertiginosamente. Spesso – ha osservato - sono situazioni non prevedibili e che si protraggono nel lungo periodo, quindi con un costo maggiore. In una fase delicata come questa, che vede moltiplicarsi alcuni tipi di disagi e che, purtroppo, sconta ritardi nel trasferimento di denaro da parte della Regione è indispensabile che ogni Comune collabori attivamente».