baracca dei gelati a moretta

La Baracca simbolo di Moretta Ultimo giorno aldilà della strada

Ultimi giorni d'apertura per la Baracca del gelato, simbolo di Moretta

La Baracca simbolo di Moretta Ultimo giorno aldilà della strada
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Non potevano mancare sindaco e amministratori all’ultimo giorno di apertura della “Baracca del gelato”. Lo storico chiosco in via Bollati ha chiuso i battenti e presto la storica baracca sarà rimossa. Aprirà infatti, la prossima primavera, nella nuova struttura, più moderna e funzionale, che già oggi si può ammirare a pochi metri di distanza da quella vecchia, tra via Santuario e piazza Umberto I, proprio al cospetto del castello.

Con i suoi 70 anni di storia è una delle attività storiche di Moretta. Lucio Airaudo, titolare dell’attività, racconta: «Manca ormai poco e ci sposteremo. L’iter, partito ad inizio 2023, è giunto a conclusione e, ottenute le varie autorizzazioni necessarie, manca solamente il trasloco».

Spiega Gianni Gatti, sindaco di Moretta: «La Baracca del gelato non è solo uno dei negozi storici del paese, ma è qualcosa di unico: un chiosco dove non ci si ferma solo per un gelato o una bibita fresca, ma dove incontrare tutto il paese. Da sempre è un luogo di aggregazione, un posto dove fermarsi qualche minuto a conversare, dove giovani e giovanissimi incontrano le famiglie, gli anziani, dove si va a piedi, in bici o in auto. Insomma, da sempre, per noi morettesi, è il “centro del mondo”. Sono felice - conclude Gatti - che l’attività si rinnovi, e che lo faccia in una piazza sempre più bella e accogliente grazie agli interventi messi in campo dall’amministrazione comunale in questi anni».

La baracca venne costruita nei primi anni della Seconda guerra mondiale come polveriera e deposito munizioni. Finita la guerra non venne smantellata ma divenne luogo di svago dove scambiare due parole in tranquillità di fronte ad un gustoso e fresco gelato.

Nel 1964 la signora Anna Bramardi, rilevandola dalla famiglia di Scarnafigi che l’aveva in gestione, ne divenne proprietaria. Nel 1987 rinnovò la vecchia baracca in legno con la struttura presente fino ad oggi. Negli stessi anni il bene passò alla figlia Antonietta  Giacosa. Un passaggio di consegne solo sulla carta, in quanto Annetta è rimasta a lavorare alla Baracca fino al 1997, mentre Antonietta è cresciuta all’ombra della struttura fin dall’età di 12 anni. Dal 2010, infine, è arrivato in suo aiuto il genero Luciano Airaudo.

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