Botulino in Sardegna: i NAS sequestrano prodotti a Vigone
Il proprietario del chiosco che avrebbe servito del guacamole mal conservato è un 55enne del vigonese

Continua l'inchiesta degli inquirenti della Sardegna che verte sulla morte di Roberta Pitzalis, di 38 anni, avvenuta per un’intossicazione da botulino. Ora quest'inchiesta lambisce anche le zone del vigonese. La donna aveva partecipato alla Fiesta Latina di Monserrato, tra il 22 e il 25 luglio, dove avrebbe consumato una porzione di guacamole mal conservato e contaminato dal batterio letale.
Roberta era stata la prima paziente ricoverata all’ospedale di Cagliari che è deceduta per le complicazioni dell’intossicazione. L’episodio ha coinvolto ben otto persone: tra i casi più gravi, un bambino di 11 anni in terapia intensiva pediatrica al Policlinico Gemelli di Roma.
L’unica persona indagata è un 55enne, residente a Cercenasco, titolare del chiosco dove sarebbe stato servito il guacamole contaminato, la Procura di Cagliari ha qualificato il reato in omicidio colposo.
Recentemente i carabinieri del Nas di Torino hanno effettuato controlli a Vigone, nella sede dell’associazione di promozione della cultura dell’America Latina che aveva organizzato la festa in Sardegna e di cui Vincenti è legale rappresentante. Nel corso delle ispezioni sono stati sequestrati alimenti e alcolici per un valore di circa 30.000 euro, giudicati all’apparenza mal conservati. Tra i prodotti bloccati non figurano porzioni del guacamole.
In ogni caso le indagini della Procura di Cagliari continuano per ricostruire la filiera degli alimenti serviti alla Fiesta Latina e verificare eventuali altre responsabilità.