cantieri fibra ottica a manta

Cantieri “volanti” per la fibra a Manta

Cittadini sul piede di guerra: «Invase proprietà e bloccate le strade, senza protezioni»

Cantieri “volanti” per la fibra a Manta

E’ il “caso” della settimana. Innescato sui social da un ex sindaco e un ex capogruppo di minoranza ma presto divenuto oggetto di dibattito perché la questione ha toccato decine di cittadini mantesi.

Per diversi giorni una porzione importante del paese è stata interessata dai lavori per la posa della fibra. Ma da più parti sono state segnalate procedure non conformi, azioni lesive della proprietà privata e attività pericolose sulle strade. Ad interessarsi del problema il vicesindaco Pierfranco Margaria, che ha faticato non poco a farsi capire dagli operai della Euroscavi, tutti di origine straniera e con problemi di comprensione della lingua.

La prima denuncia è arrivata dall’ex sindaco Gianni Quaglia: «Cantieri “volanti” sono apparsi senza segnaletica e senza alcun preavviso, privi di recinzioni o transennamenti. I mezzi d’opera sono in marcia e operano liberamente mentre i veicoli stradali transitano a pochi centimetri».

Ma è l’inconveniente occorso ad una proprietà dell’ex sindaco che ha dell’incredibile: «Se io e mio figlio non fossimo stati presenti ci saremmo trovati un tombino e dei passacavi nella nostra proprietà perché stavano operando senza il minimo riguardo».

Ne è scaturito un diverbio: «Alle mie rimostranze – continua l’ex sindaco – sono stato apostrofato dal ragazzo di origine straniera con parole offensive. Mi ha mortificato: sono nato e vissuto a Manta, la mia famiglia è qui dal 1883 e nel momento che difendo la mia proprietà sono stato trattato come una pezza da piedi».

La giustificazione addotta dagli operai è l’esigenza di un lavoro rapido, per rispettare i tempi della consegna, essendo un programma ministeriale, finanziato con fondi europei. «L’assessore Margaria si è speso per far valere le ragioni della comunità e verificando che lavori e rattoppi fossero meno vistosi possibile – continua Quaglia –, ma che una ditta demolisca le strade del paese e si comporti in questo modo, con l’amministrazione comunale impotente mi fa riflettere».

«E’ possibile – si chiede ancora l’ex primo cittadino dell’Unione popolare mantese – che questi lavoratori operino in “zona franca”, senza regole e che non ci possa essere da parte degli enti preposti e delle forze dell’ordine una vigilanza, visti gli innumerevoli incidenti sul lavoro registrati in queste tipologie di cantiere?».

L’ex consigliere di minoranza Livio Berardo elenca le negligenze: «Nessun preannuncio, cartelli spostati qua e là, nessun coordinamento con la ditta che ha allargato alcuni tratti della rete fognaria per conto di Acda e nessun vigile a dirimere il traffico e a verificare i ripristini del manto stradale».

Un altro cittadino mantese denuncia: «Un operaio manovrava sulla Regionale senza alcun “blocco”: ha buttato giù dei cartelli stradali e poi li ha presi a calci davanti ai nostri occhi».

Sul gruppo del paese un esperto segnala poi la scarsa qualità della fibra interrata: «E’ cinese, non è a livello degli standard europei: probabilmente si danneggerà prima del previsto e bisognerà tornare a scavare».

Questo e molto altro sulla Gazzetta in edicola e in digitale