Il carcere Morandi di Saluzzo deve fare i conti con una serie di tentativi di intrusione e attacchi in arrivo direttamente dal cielo, con l’utilizzo di moderne tecnologie.
A dare notizia degli ultimi preoccupanti episodi che hanno interessato la casa di reclusione sono i sindacati di polizia penitenziaria Osapp e Sappe.
Leo Beneduci, segretario generale dell’Osapp (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria) racconta: «Il personale di polizia penitenziaria del Morandi si è distinto ancora una volta con un intervento che testimonia l’efficacia delle attività di controllo incessanti, ma al contempo evidenzia la grave situazione che caratterizza oggi le nostre carceri. L’attività di controllo messa in atto nei giorni scorsi – spiega – ha consentito di intercettare e sequestrare dispositivi elettronici destinati a essere introdotti illecitamente all’interno dell’istituto penitenziario».
Nel dettaglio, dietro il padiglione del “reparto semiliberi”, lungo la strada di campagna adiacente al muro di cinta, è stato rinvenuto un pacchetto legato a una lenza, all’interno del quale erano nascosti tre smartphone, cavi di ricarica, una piccola Smart Tv portatile, un telecomando e cinque schede Sim.
Un ulteriore tentativo di introduzione illecita di smartphone è stato intercettato pochi giorni prima grazie al tempestivo intervento degli agenti, che hanno anche fermato un drone utilizzato per il trasporto dei dispositivi.
La settimana precedente infatti, gli agenti di polizia hanno bloccato un drone, poi precipitato nel parcheggio del carcere, che trasportava, legati ad una lenza di 150 metri, quattro telefoni cellulari e diverse schede Sim.
«Auspichiamo – continua Beneduci – che l’amministrazione penitenziaria sappia riconoscere e valorizzare questo impegno encomiabile. Purtroppo questi episodi confermano che le strutture penitenziarie italiane sono dei veri e propri colabrodo, con continui tentativi di introduzione di dispositivi elettronici e altri materiali proibiti».
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