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Chiude anche la Bper a Barge

Inascoltato l’appello di Beccaria

Chiude anche la Bper a Barge
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Anche la filiale di Bper banca di Barge chiude.

Negli ultimi anni le grandi banche hanno progressivamente chiuso numerosi sportelli nei piccoli centri abitati, concentrando l’attività nei centri urbani maggiori. Il forte sviluppo dell’internet banking a costi inferiori e l’evoluzione tecnologica sono alcuni dei fattori che hanno comportato una considerevole riduzione degli sportelli fisici. La politica bancaria tende a far passare il cliente da un frequente utilizzo della banca per attività piuttosto uguali tra di loro che richiedono una presenza di sportelli vicinali, a un modello con bassa frequenza di utilizzo ma con necessità molto variegate (la banca fa le assicurazioni, stipula pensioni integrative, fa da consulente finanziaria, concede mutui e così via) che richiedono operatività più specialistiche.

Questo implica un minor numero di sportelli (struttura a ‘maglia larga’), ma in luoghi strategici lontano dalle realtà locali.

Si è verificata una “desertificazione bancaria” nelle zone meno “interessanti” dal punto degli scambi economici, nei piccoli comuni dove si delega alla banca informatica causando l’esclusione sociale, soprattutto per le fasce anziane della popolazione, penalizzate dal minor livello di competenze digitali (tra i 65 e i 74 anni solo il 29,2% utilizza l’internet banking).

In quest’ottica si colloca anche il recente accorpamento di filiali che ha interessato la Val Infernotto e la Val Po, dopo gli sportelli di Intesa Sanpaolo di Sanfront e Paesana che chiuderanno dal 14 dicembre prossimo, tocca ora alla filiale di Bper Banca di Barge che, a partire da lunedì 25 novembre non sarà più attiva e gli utenti dovranno far riferimento a quella di Envie.

A nulla è valso l’intervento del sindaco di Barge, Ivo Beccaria, che, ad un tavolo di confronto con i vertici di Bper, ha manifestato tutta la sua disapprovazione e la preoccupazione per la gestione del servizio di tesoreria comunale, anch’esso di pertinenza dell’agenzia locale. La direzione bancaria è stata però insensibile alle necessità trincerandosi dietro alla necessità dell’utenza di adeguarsi alla transazione digitale.

Questo nonostante ad ottobre l’assessore regionale alla Montagna, Marco Gallo, avesse già convocato, un tavolo di lavoro con l’Associazione Bancaria Italiana Piemonte e l’Uncem con l’obiettivo di fermare la desertificazione bancaria e proteggere la montagna.

Questo e molto altro in edicola e in digitale

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