Revello, parte la seconda tranche degli interventi che trasformerà la vecchia sala

Cinema, via alla demolizione

Il sindaco Mattio: «Una spesa di 700 mila euro per completare l’opera in 12 mesi»

Cinema, via alla demolizione
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È cominciato l’abbattimento degli arredi interni nell’ex cinema parrocchiale di Revello, che lascerà spazio ad un palazzetto polivalente. I lavori di riqualificazione della porzione posteriore rappresentano il completamento di una più ampia opera di ristrutturazione dell’edificio, acquisito dalla Diocesi di Saluzzo e destinato ad accogliere la sede di buona parte delle associazioni del paese e una struttura votata a svariati usi, come principale centro aggregativo coperto del paese. Abbiamo intervistato il sindaco Daniele Mattio.

Sindaco, si parte con la seconda tranche…«Ora che la ristrutturazione della porzione anteriore è ultimata, possiamo continuare con il resto dell’edificio. Per questa parte possiamo giovare di un finanziamento della Regione Piemonte e di un “bonus” derivato dal primo intervento: in quell’occasione infatti Comune era riuscito ad ottenere dalla ditta appaltatrice un ribasso considerevole, di circa 170 mila euro».

Quali i costi previsti?«La spesa per la ristrutturazione è di circa 700 mila euro. Oltre al provvidenziale supporto della Regione, siamo riusciti ad inanellare una serie di altri finanziamenti e il Comune ha messo a disposizione 80 mila euro».

Come procedono i lavori?«Dopo la rimozione dei vecchi arredi si stanno abbattendo le gradinate della galleria e di alcuni muri per procedere, poi, con il livellamento del pavimento un tempo inclinato e lo smantellamento delle sedie fisse, in modo da ottenere un ampio spazio per le esibizioni e gli spettacoli».

Quando stima il termine dei lavori?«Secondo le previsioni più ottimistiche entro la primavera del 2024; al più tardi durante l’estate».

Dopo essere stato luogo di aggregazione per i cittadini revellesi per decenni, agli inizi degli anni ‘80, l’ex cinema subì un progressivo abbandono, in quanto privo dei requisiti di sicurezza necessari per legge. Per salvarlo dalla distruzione e rendere fattibili gli interventi di cui necessitava, nel 1983 la Curia saluzzese lo cedette al Comune in comodato d’uso per 30 anni. Questa forma di cessione, però non rendeva possibile la richiesta di un finanziamento regionale per far fronte alle spese. Per questo nel 2018 l’immobile è stato acquisito direttamente nel patrimonio comunale tramite donazione operata dalla Curia.

Negli ultimi 24 mesi si è affrontato un primo lotto di lavori, che hanno interessato la parte di edificio prospiciente la strada provinciale. Hanno già trovato casa nel complesso Ia Banda musicale del paese, la Pro loco e i donatori del Gasm, il Gruppo autonomo donatori di sangue Mombracco.

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