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Il Classico traslocherà solo a dicembre

In municipio le 2150 firme per il liceo

Il Classico traslocherà solo a dicembre
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«A fine agosto chiederò un incontro con il sindaco di Saluzzo Franco Demaria, e gli consegnerò la petizione».
Giovanni Caligaris, lo studente del liceo classico Bodoni sceso in campo per sostenere il mantenimento della scuola nella sua storica sede in via della Chiesa, porterà sulla scrivania del sindaco le oltre 2150 firme raccolte in poco più di due mesi sulla piattaforma “Change.org ”. «Da qualche tempo non si parla più del liceo - racconta sostiene - ma la mia (ma non solo mia) battaglia va avanti.
Dopo qualche mese di raccolta firme, e ora che la nuova amministrazione comunale si è insediata, ritengo sia il momento di fare il punto della situazione. Da qualche settimana non si parla più della scuola, non si sa a che punto siano i lavori di ristrutturazione del terzo piano dell’ex tribunale dove dovremmo essere trasferiti temporaneamente, non abbiamo aggiornamenti sui tempi del trasloco, sui progetti di ampliamento della sede liceale di via Donaudi. Andrò dal sindaco, e dovrà tenere conto di oltre 2150 firmatari».

IL TRASLOCO

Dopo i problemi di sicurezza emersi nella sede storica del Classico, in via della Chiesa, la Provincia, in accordo con il Comune, ha deciso di investire 600 mila euro per la riqualificazione del terzo piano dell’ex tribunale, per trasformare quella che un tempo era la Procura in una decina di aule scolastiche che possano ospitare altrettanti classi del liceo per i prossimi 3 anni.
Sui tempi del trasloco c’è però uno slittamento. Inizialmente programmato a settembre, sarà invece a dicembre. Occorreranno infatti un paio di mesi in più rispetto a quanto previsto in un primo tempo, alla Provincia, per completare i lavori di ristrutturazione dell’edificio. In questi giorni, concluse le indagini sui piani di carico, è in corso la rimozione
del materiale ancora presente nei vecchi uffici.

IL FUTURO DEL BODONI

Il tempo necessario per capire quale potrà essere il progetto di ampliamento della sede di via Donaudi, o altri eventuali piani per dare a tutte le classi un’aula efficiente e una sede all’altezza della situazione. «Ritengo - continua Caligaris - che l’immobile storico
debba essere riqualificato e valorizzato, così come si sta facendo per palazzo Monterosso, l’ex istituto d’arte che diventerà sede del Cnos Fap.
La petizione ha ricevuto firme da tutta Italia a sostegno della salvaguardia dello storico palazzo. Non si tratta solo di 5 aule per gli studenti, ma di biblioteca storica, laboratori scientifici interni, c’è perfino un pianoforte a coda. Quel luogo profuma di storia e va salvaguardato » .

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