Deceduti i due alpinisti dispersi sul Monviso
Si sonoconcluse in maniera triste le ricerche dei due alpinisti che scalavano la parete nord del Monviso

Si sono concluse in maniera triste le delicate operazioni di soccorso dei due alpinisti dispersi sulla parete nord del Monviso. L’allarme era stato lanciato verso le 22 di martedì 10 giungo dai familiari che non avevano più notizie dal giorno precedente.
I due scalatori, un uomo e una donna, erano partiti lunedì 9 giugno con l’intenzione di raggiungere il bivacco Villata e affrontare, nella notte tra il 9 e il 10 giugno, l’ascensione del Canale Coolidge, che risale il versante settentrionale della montagna.
A seguito della segnalazione, la Centrale Operativa ha avviato le verifiche, contattando tramite radio di emergenza i gestori del Rifugio Quintino Sella e del bivacco Boarelli, dove però non avevano avuto conferma della presenza di persone all’interno delle due strutture. Nel frattempo, una squadra a terra ha individuato l’autovettura dei dispersi parcheggiata al Pian del Re.
Nella mattinata di mercoledì 11 giugno, con il supporto del Servizio Regionale di Elisoccorso dell’Azienda Zero Piemonte, è stato effettuato il trasporto in quota dei tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese. I soccorritori arrivati bivacco Andreotti, per verificare un eventuale itinerario di discesa eper controllare anche il libro di vetta e accertare un eventuale passaggio.
Durante queste operazioni, l’elicottero ha perlustrato il Canale Coolidge, dove purtroppo sono stati individuati i corpi dei due alpinisti, che potrebbero essere precipitati durante l’ascensione. Tre tecnici del Soccorso Alpino sono stati calati sul posto con il verricello: dopo aver constatato la morte dei due scalatori, hanno atteso le disposizioni del magistrato e del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza per procedere alla rimozione delle salme.