Dietrofront del governo sulle strade da asfaltare

Il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Matteo Salvini ha fatto marcia indietro sui tagli alle risorse per le strade provinciali.

Dopo la levata di scudi di sindaci e presidenti di Provincia, il taglio di stanziamenti conseguenza del decreto Milleproroghe, che pesava 350 milioni di euro da Nord a Sud, verrà reintegrato con la conversione in legge del decreto Infrastrutture.

L’intesa è arrivata a margine del confronto – avvenuto la scorsa settimana - tra il ministro Salvini e il presidente dell’Upi (unione Province italiane), Pasquale Gandolfi.

Per la Provincia di Cuneo era previsto un taglio di circa 7 milioni di euro che avrebbe impedito le manutenzioni e i nuovi piani di asfaltature già programmati.

In ogni caso alcuni salteranno non essendo possibile procedere prima dell’arrivo della brutta stagione.

Sia in Consiglio provinciale che nei Consigli comunali delle “sette sorelle” erano stati presentati ordini del giorno per chiedere la revoca del taglio.

Erano scese in campo anche le associazioni di categoria, in primis Confindustria che, per il tramite della sezione Ance (Costruttori ed Edili), avevano esortato il governo a recedere dai suoi propositi che avrebbero avuto effetti devastanti su una rete stradale che, nel Cuneese, è già abbastanza fragile di suo per le caratteristiche geomorfologiche del territorio.

Gli enti locali tirano un sospiro di sollievo. Ma il recupero è solo parziale, perché riguarda, per ora, solo le risorse previste per gli anni 2025 e 2026, non quelle per gli anni a venire dopo il 2026.

Inoltre i fondi saranno a disposizione solamente in autunno, costringendo così gli enti locali a rimandare un eventuale piano di lavori già programmato.

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