drone in carcere a saluzzo

Drone con 4 cellulari si schianta in carcere

Bloccato dalla polizia penitenziaria

Drone con 4 cellulari si schianta in carcere

Agli agenti di polizia penitenziaria in servizio pareva di non credere ai loro occhi: ignoti, nel pomeriggio di sabato scorso, hanno tentato di introdurre, nel carcere Morandi di Saluzzo, alcuni telefoni cellulari legandoli ad un lungo cavo attaccato ad un drone.

La polizia, secondo quanto raccontato dal sindacato Osapp, è riuscita a bloccare il tentativo di intrusione, facendo precipitare sul tetto del magazzino e dell’autoparco della casa di reclusione il velivolo e il suo carico. Il drone, pilotato dall’esterno, è stato intercettato dal sistema di controllo dell’istituto penitenziario prima di schiantarsi al suolo.

Gli agenti della polizia penitenziaria sono intervenuti immediatamente, attivando le procedure previste e recuperando il drone. Appesi a una lenza lunga circa 150 metri c’erano quattro smartphone, ancora confezionati. Secondo quanto riferito dal sindacato della polizia penitenziaria, il materiale sarebbe stato destinato ai detenuti, verosimilmente nell’ambito di un tentativo di introduzione illecita dall’esterno.

Sulla vicenda, il segretario generale dell’Osapp Leo Beneduci, ha dichiarato: «Non possiamo che elogiare la tempestività e la competenza del personale in servizio. Un plauso agli operatori che hanno impedito che strumenti, potenzialmente pericolosi, finissero nelle mani dei detenuti, tra cui vi sono soggetti condannati all’ergastolo e detenuti in alta sicurezza, legati a contesti mafiosi, camorristici e ’ndranghetisti».

È stata aperta un’indagine per risalire agli autori del gesto e ai destinatari dei telefoni cellulari.

Il sindacato auspica ora che l’amministrazione penitenziaria riconosca formalmente l’operato degli agenti che hanno contribuito a evitare un possibile rischio per la sicurezza interna.