La Festa della Repubblica dedicata agli studenti e ai diciottenni

«Insieme alla Costituzione consegniamo il futuro nelle vostre mani». Con queste parole il sindaco di Saluzzo si è rivolto ai neo diciottenni saluzzesi durante le celebrazioni per la Festa della Repubblica, lunedì 2 giugno. Un momento solenne e partecipato, tenutosi nella nuova piazza Tomatis a Castellar, da poco inaugurata e già divenuta simbolo di condivisione civica per il territorio.

Nel suo intervento, ha richiamato l’importanza della partecipazione attiva alla vita democratica: «La democrazia non è mai garantita per sempre, non è un regalo che dura in eterno. Va difesa ogni giorno con il nostro impegno, con il nostro voto, con la nostra partecipazione. Don Milani diceva: “Sentitevi sempre responsabili di tutto”: questo è il vero significato del 2 giugno».

Come da tradizione, il Comune ha consegnato ai giovani che hanno raggiunto la maggiore età una copia della Costituzione italiana, in un gesto simbolico che rinnova il legame tra le nuove generazioni e i valori fondanti della Repubblica. «Vi invito a leggere la democrazia descritta nella Costituzione – ha aggiunto il sindaco –. Voi giovani siete parte di una storia e siete chiamati a costruirne il futuro».

Alla cerimonia, tenutasi sotto la nuova Ala coperta, hanno partecipato le autorità civili e militari, i consiglieri comunali di Saluzzo, il prosindaco di Castellar Eros Demarchi, i colleghi sindaci di Pagno e Brondello. Oltre alla consegna della Costituzione, l’evento ha visto anche la premiazione degli studenti meritevoli da parte degli istituti superiori saluzzesi: il Bodoni, il Soleri Bertoni e il Denina Pellico Rivoira, che hanno conferito borse di studio e onorificenze.

A concludere la mattinata, l’assegnazione del premio “Young Women in Public Affairs” da parte dello Zonta Club locale, riconoscimento che valorizza l’impegno civico e sociale delle giovani donne del territorio.

L’accompagnamento musicale è stato affidato al complesso bandistico Città di Saluzzo, diretto dal maestro Aurelio Seimandi.

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