Fondazione CrS, lunedì si vota “Giallo” sui nomi del nuovo cda

Lunedì 22 maggio, alle 18, la telenovela della Fondazione Cassa risparmio di Saluzzo vivrà la penultima puntata, con l’elezione da parte dell’Organo di Indirizzo - a voto segreto - del nuovo consiglio di amministrazione (5 membri).

La puntata ultima andrà in scena pochi giorni dopo con la nomina del presidente e del vicepresidente, scelti fra la compagine dei magnifici cinque designati.

A tenere banco è il fatto che per la “top five” del cda sono in corsa sette candidati. Due quindi saranno gli esclusi, e qui congetture e ipotesi si alternano alle manovre di palazzo per blindare il futuro cda.

Ricapitolando.

Cinque nomi sono il risultato finale della selezione propiziata da un accordo di maggioranza all’interno dell’Organo di Indirizzo. Si tratta di Mario Anselmo, Luisa Frandino, Domenico Paschetta, Milva Rinaudo e Beppe Costa. A detta dei suiveurs della politica locale, queste candidature sarebbero in linea con i desiderata della coalizione che oggi guida Saluzzo.

I due “indipendenti” sono Roberto Bertola e Fernando Arnolfo. Il saluzzese Bertola ha un poderoso curriculum bancario e finanziario, essendo stato top manager di Unicredit, con incarichi a livello nazionale.

Lo scarnafigese dottor Arnolfo, già dirigente veterinario pubblico, ha poi conquistato i galloni di direttore generale prima dell’Istituto Zooprofilattico Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, e in seguito (su mandato dell’allora ministro della Sanità Balduzzi, governo Monti) a Teramo.

Tenendo conto che lo statuto della Fondazione CrS chiede espressamente requisiti in linea con i campi di azione dell’ente (tra cui finanza e sanità), il dilemma che si pone per Arnolfo è la concorrenza con l’epidemiologo Beppe Costa, inserito all’ultimo proprio per coprire quel profilo.

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