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Battute finali sul caso Fondazione CRS con il rinnovo della Top five
Fondazione CrS all’ultima puntata Il 22 maggio si voterà il nuovo cda
Ormai è deciso, si vota lunedì 22 maggio per eleggere cinque dei sette candidati al consiglio della fondazione CrS.
Mentre il professor Marco Piccat smaltiva la delusione in Provenza, guidando il viaggio delle socie Fidapa, alla Fondazione CrS si chiudevano le candidature-bis per il nuovo cda.
Alla conta finale, i nomi in lizza sono sette. Cinque sono conferme della prima selezione: Mario Anselmo, Luisa Frandino, Domenico Paschetta (indicati dalla maggioranza dell’Organo di Indirizzo), più gli “indipendenti” Roberto Bertola e Fernando Arnolfo.
Due le new entry, entrambe proposte dal gruppo “istituzionale”. Si tratta di Milva Rinaudo, già consigliera dell’Organo di Indirizzo, dirigente scolastica a Cuneo ed ex sindaca di Costigliole; l’altro candidato “pescato” all’ultimo è il professor Beppe Costa, saluzzese, epidemiologo con cattedra all’Università di Torino. Costa in realtà non è nuovo alla Fondazione CrS: aveva già fatto parte dell’Organo di Indirizzo su designazione dell’allora sindaco Paolo Allemano, quale rappresentante del Comune, ruolo oggi ricoperto da Gianluca Arnolfo, tra l’altro anche segretario cittadino del Pd.
Si vota il 22 maggio
L’elezione del nuovo consiglio di amministrazione è prevista per lunedì 22 maggio. Ogni esponente dell’Organo di Indirizzo potrà esprimere, con voto segreto, cinque preferenze. La top five si riunirà poi entro il 26 maggio per proclamare il nuovo presidente e il suo (o la sua) vice.
I giochi sono ancora aperti per la cinquina del cda. Circa la presidenza l’aria che tira è a favore di Mario Anselmo, già sindaco di Paesana e presidente dell’Unione valle Po. Per la vicepresidenza varrà a questo punto una scelta “di genere”, e dunque tra Luisa Frandino e Milva Rinaudo.
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