capodanno cinese

Inizia l’anno del Drago per la comunità cinese

Le tradizioni portano le famiglie a festeggiare in casa e con gli amici

Inizia l’anno del Drago per la comunità cinese
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Da sabato siamo entrati nell’anno del drago: il Capodanno cinese, che cade sempre tra gennaio e febbraio, è una ricorrenza molto sentita anche a Barge e Bagnolo dove la comunità di origine orientale è molto presente e radicata ormai da anni.

Nella Madre Patria il Capodanno corrisponde ai nostri festeggiamenti del periodo natalizio e di inizio con la chiusura delle scuole, le festività dal lavoro, il rincontrarsi delle famiglie e vivere insieme alcuni giorni.

La popolazione cinese, in base ai censimenti Istat, conta in Italia oltre 300 mila persone, ed e? al quarto posto come comunità straniera presente nel nostro Paese, dopo la comunità romena, la comunità marocchina e la comunità albanese.

LE CAVE E LA PIETRA

La maggior parte dell’occupazione di questa comunità in Italia riguarda la ristorazione ed il commercio, mentre invece a Barge e Bagnolo l’immigrazione cinese è avvenuta per lavorare nelle cave della Pietra di Luserna, nel Distretto della Pietra, ai piedi del Monviso.

Una buona maggioranza della comunità cinese del territorio ai piedi del Monviso (circa il 90%) arriva dal distretto rurale cinese del Wencheng, vicino alla città di Wenzhou, nella provincia dello Zhejiang, sulla costa orientale della Cina. Altri gruppi di immigrati arrivano invece dalla regione del Fujian, a sud dello Zehjiang, di fronte all’Isola di Taiwan. Già nelle loro regioni di provenienza gli uomini lavoravano la pietra, essendo i loro territori distretti specializzati anche nell’estrazione e nella lavorazione della pietra.

Dopo i primi arrivi nella seconda metà degli Anni Novanta, si sono subito messi al lavoro tra cave e scalpelli, contribuendo a tenere in piedi un settore che senza di loro sarebbe molto probabilmente andato esaurendosi. Una comunità di grandi lavoratori e industriosa.

L’INTEGRAZIONE

«I rapporti con la comunità cinese sono molto buoni - commenta il sindaco di Barge, Ivo Beccaria -, tra le nostre culture c’è un’ottima sinergia. Frequentano da anni le nostre scuole, i bambini sono cresciuti insieme e non si sentono differenze né sui banchi di scuola né, più tardi, nella società locale. Ovviamente ci tengono alle loro tradizioni e hanno momenti di festa e di raccoglimento diversi dai nostri, che noi rispettiamo».

«Il Capodanno cinese - sottolinea Beccaria - è iniziato a fine gennaio e i festeggiamenti continuano ancora ma si tratta di una ricorrenza che ora viene festeggiata spesso in casa e in famiglia. Vi è sempre il rispetto per gli altri, posso dire di non ricordare casi in cui dalle nostre parti un cinese abbia commesso un reato grave».

IL DOCUFILM

La Comunità cinese del territorio del Monviso è anche protagonista del docufilm che ha realizzato l’Anolf di Cuneo, intitolato “Siamo qui da vent’anni” nel 2020, del regista Sandro Bozzolo, che ha voluto documentare la presenza sul territorio di comunità di origine straniera, non tanto quelle più numerose, ma più che tutto quelle specializzate in certe produzioni eccellenti che rendono ricco e conosciuta la nostra zona, come appunto è anche il settore della lavorazione della Pietra di Luserna per quanto riguarda il lavoro degli uomini e della raccolta e lavorazione della frutta per quanto riguarda specialmente il lavoro delle donne.

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