Innovativa e “coraggiosa”: la nuova sede di eViso
Si tratta di un edificio di 3 piani con 1400 metri di vetrate
«Volevamo una sede che, transitando di fronte, attirasse l’occhio, che non passasse inosservata. Direi che ci siamo riusciti». Così i vertici di eViso presentano la loro nuova sede in corso Einaudi, che nelle prossime settimane diventerà operativa a tutti gli effetti.
Iniziato nel 2019, il cantiere ha impegnato risorse per circa 6 milioni di euro e oggi è alle fasi conclusive. Moderno, innovativo, con alcune soluzioni tecniche all’avanguardia, potrà ospitare fino a 160 addetti sui tre piani fuori terra dell’edificio caratterizzato da 1400 metri di vetrate e oltre 200 lamelle in alluminio che ne disegnano il profilo.
«Quando siamo stati contattati da Gianfranco Sorasio, presidente di eViso - raccontano gli architetti Antonio Gasparri e Andrea Ricci Bitti del “A2 Studio” di Imola - siamo rimasti stupiti dalle richieste: non delle indicazioni tecniche, ma un’idea di progetto che mettesse al centro il cliente, il coraggio e mostrasse il concetto dell’intelligenza collettiva. Una bella sfida».
Anche perché l’edificio non veniva costruito da zero, ma da un progetto già avviato ma fermo da 10 anni. «Quando abbiamo acquisito l’area - spiega Mauro Bellino Roci, direttore tecnico di cantiere - c’erano già i due piani interrati e l’immobile, da progetto, avrebbe avuto una forma ad “H”. abbiamo superato ostacoli urbanistici e tecnici grazie ai professionisti e al Comune. Siamo fieri inoltre che in cantiere abbiamo avuto, ad esclusione dei progettisti, praticamente solo ditte e maestranze locali».
La nuova sede, il Center of Collective Intelligence eViso, ha una superficie di 3400 metri quadrati e ospita, oltre a eViso, anche le aziende collegate Iscat e Gd System. I due piani interrati ospiteranno parcheggi pubblici e aziendali oltre ad una sala conferenze e spazi per i dipendenti dell’azienda. Al piano terra, in ingresso, si concentrano gli ambienti di ricevimento clienti, strutturati in open space e in piccoli nuclei, definiti “bolle di accoglienza”. Al primo e al secondo piano gli uffici, caratterizzati da vetrate, spazi comuni, ma anche aree acusticamente riservate.
La “firma” delle lamelle esterne che caratterizzano l’edificio è dell’azienda Millone Serramenti di Moretta. «Queste forme elicoidali alte 12 metri - spiegano gli architetti - sono di fatto uniche in Italia. Per avere un’idea su come realizzarle abbiamo viaggiato fino a Londra, per osservarle su un edificio del posto».
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