La pallacanestro ricorda il leader Alberto Aimar
Lutto nel mondo della pallacanestro di Saluzzo per la morte di Alberto Aimar, mancato nel fine settimana
all’ istituto di Candiolo, all’età di 63 anni, a causa di un male incurabile.
Dirigente assicurativo, era stato apprezzato prima come giocatore e poi come dirigente della società Pallacanestro Saluzzo negli anni ottanta. «Un vero leader della squadra - ricorda l’ex patron Renato Ficetti -, un trascinatore, dotato tecnicamente. Faceva parte di quella schiera di ragazzi cresciuti con l’insegnante di educazione fisica Antonio Ghiotti, che seppe trasmettere a molti suoi allievi la passione per questa disciplina». Ricorda Ficetti: «Aimar era una figura di spicco, sia perché dotato tecnicamente, sia per le sue doti di carattere e
grinta. Ricordo che con lui capitano la nostra società ottenne la sua prima grande affermazione con la vittoria nel campionato del 1987. Anche dopo essersi ritirato - annota Ficetti - aveva continuato a re-
stare nell’ambiente del basket, cui era legato, come socio sostenitore e dirigente. Ha dato un contributo importante alla pallacanestro saluzzese. La sua morte ci ha lasciati sgomenti. È stato un duro colpo per tutti noi».
Lascia la moglie Claudia e i figli Alessandro e Arianna. I funerali si sono svolti martedì mattina in duomo. La salma, dopo la funzione religiosa, è proseguita per Bra dove è stata cremata.