nuovi parroci

L’ultima rivoluzione in diocesi: pronte le nomine

Barge, Manta, Verzuolo e pianura: chi sono i nuovi parroci in arrivo

L’ultima rivoluzione in diocesi: pronte le nomine
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Domenica, al termine delle messe festive, in alcune parrocchie della diocesi è stata data lettura di una comunicazione del vescovo Cristiano Bodo a proposito di prossimi cambiamenti di parroci. Cambio che avverrà solo a settembre, ma che il vescovo ha voluto anticipare forse anche per fare chiarezza rispetto alle indiscrezioni che da tempo circolavano nei paesi.

Il primo riguarda le parrocchie di Verzuolo capoluogo, San Filippo e Giacomo e Santa Maria, insieme a quelle delle due frazioni, Falicetto e Verzuolo.

Come noto, don Marco Gallo, l’attuale parroco, dall’autunno andrà a presiedere a Parigi l’Istituto superiore internazionale di Liturgia.

Al suo posto arriva da Villar San Costanzo, dove era parroco dal 2015, don Carlo Cravero, verzuolese, 49 anni, biblista, insegnante all’Istituto teologico di Fossano e responsabile dell’ufficio diocesano pellegrinaggi insieme alla pastorale del turismo e tempo libero.

A Manta don Beppe Arnaudo, 76 anni, come da voci insistenti da mesi, lascia per sopraggiunti limiti di età la guida della parrocchia dopo 32 anni.

Lo sostituirà don Silvio Peirano, 69 anni, parroco di Venasca dal 2018 e poi di Isasca e Melle e, prima dell’arrivo di don Mariano Tallone, parroco di Revello.

Le parrocchie di Venasca, Isasca e Melle saranno affidate a don Federico Riba, 42 anni, parroco di Brossasco e rettore del santuario di Valmala dal 2018, attuale responsabile dell’Ufficio famiglia e del centro diocesano per le vocazioni.

A coadiuvarlo nella conduzione delle parrocchie della media valle Varaita don Beppe Arnaudo, il quale, pur avendo rinunciato alla titolarità della parrocchia in ossequio alle norme del Diritto canonico che chiede ai preti lasciare la responsabilità delle rispettive parrocchie al compimento dei 75 anni, mantiene una vigoria fisica che gli consente ancora ampia operatività.

A Barge e nelle frazioni di Assarti e Mondarello don Marco Testa, 64 anni, rientrato da Verona dov’era direttore del Centro Unitario Missionario della Cei, già parroco di Verzuolo e poi di Sant’Agostino a Saluzzo, sostituirà don Andrea Borello, che lascia anche lui per sopraggiunti limiti di età.

Nelle parrocchie dei paesi della pianura a scavalco con l’area saviglianese, Scarnafigi, Torre San Giorgio, Villanova Solaro e Ruffia, vacanti dopo la rinuncia di Claudio Lerda, Bodo ha chiamato don Marco Bruno, 45 anni, attuale parroco di Roccabruna e collaboratore nella parrocchia di Dronero.

Questi sono i primi annunci resi noti, che potrebbero ancora subire aggiunte prima della loro operatività prevista per inizio autunno.

Come si vede la penuria di sacerdoti ha imposto scelte che modificano notevolmente l’assetto delle parrocchie così come eravamo abituati ad intenderle fino a pochi anni fa.

I preti sono sempre meno e sempre più anziani; per contro, mancano i rincalzi per cui negli anni a venire vedremo ancora ulteriori cambiamenti che, giocoforza, andranno verso una lenta ma inesorabile “sclericalizzazione” delle comunità cristiane.

Basta attraversare il confine per constatare quanto sta succedendo nella vicina Francia a proposito di messe domenicali e funerali. Le chiese sono affidate alle cure di volontari e vedono solo saltuariamente la presenza di un sacerdote.

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