Lutto per Domenica Botta, pioniera in campo sociale
Fu tra le fondatrici del Centro Italiano Femminile
Lutto a Saluzzo e Savigliano per la morte di Domenica Botta. La donna, 87 anni, è mancata lunedì all’Hospice di Busca, dove era ricoverata.
Negli anni ‘70, a Torino, nella scuola elementare “Duca degli Abruzzi”, frequentata dai figli, fu tra le prime promotrici di incontri e convegni su tematiche sociali e culturali per gli studenti.
Era molto conosciuta per il suo impegno sociale, sia a Savigliano, sua città natale, che a Saluzzo dove ha vissuto a lungo. Aveva sposato Marco Carena (mancato nel 2011), dirigente della cartiera Burgo, prima a Verzuolo, poi in Veneto, quindi di nuovo a Verzuolo, oltre che assessore ai lavori pubblici della città di Savigliano e consigliere del consorzio rifiuti Csea.
A Saluzzo Domenica Botta ha fatto parte del Consiglio pastorale diocesano negli anni di monsignor Antonio Fustella vescovo della diocesi locale, ed è stata presidente del Centro Italiano Femminile (Cif). A livello parrocchiale ha promosso iniziative e occasioni di incontro rivolte soprattutto ai giovani.
Trasferita a Savigliano, ha continuato a seguire il Centro Italiano Femminile cittadino, che in quegli anni ha attivato il servizio “telefono azzurro”, entrando a far parte dell’Unitre, organizzando incontri e promuovendo gite culturali, e dell’associazione “Mai più sole”, attiva contro la violenza di genere. E’ stato inoltre consigliera provinciale del Cif.
Funerali mercoledì, alle 11, a San Giovanni di Savigliano. Lascia i figli Pinuccia, dirigente dell’Asl Cn1, e Paolo, amministratore delegato della multinazionale chimica Kemira Italy.