Manta, ancora un colpo al bar Capatè
4 furti in 6 anni agli impianti sportivi ladro sbadato Si appropria di un televisore, ma dimentica di prendere il telecomando
Ancora un colpo al bar Capatè degli impianti sportivi di via Gerbola. Nella notte di mercoledì della passata settimana, intorno alle due del mattino, un uomo con un cappello ha sfondato la porta di accesso del locale che serve l’area dei campi da gioco e si è appropriato di un televisore. E’ stato ripreso dalle telecamere di sorveglianza del campo da padel.
La sua è stata un’azione abbastanza macchinosa e confusa: per uscire dal locale ci ha messo quasi un’ora e ha dimenticato il telecomando. Nient’altro è stato rubato. Verificando la direzione della sua fuga, con tutta probabilità aveva lasciato il mezzo in prossimità della discarica e l’uomo aveva scavalcato la recinzione dell’uscita secondaria.
Il titolare del Capatè, Guido Girello, ha sporto denuncia ai carabinieri: l’assicurazione del Comune (proprietario dei locali) speserà il vetro perimetrale, quella del commerciante i danni del furto.
Si tratta del quarto tentativo di effrazione in 6 anni. «Togliendo i due della pandemia, ho una media di un furto all’anno» scherza il titolare, il cui locale paga lo scotto della distanza dal centro e dalle altre abitazioni. Girello l’ha presa con filosofia: persuaso che l’autore non conoscesse per nulla il bar (compreso il fatto che ogni sera gli incassi vengono portati via) ritiene sia opera di qualche “disperato”.
Negli episodi passati, una volta era stato divelto un vetro dei finestroni senza entrare (il locale era allarmato), in un altro i malviventi sono entrati dalla cucina sfondando la centralina dell’antifurto e agendo indisturbati, in un’altra hanno fatto una breccia nel vetro della porta d’ingresso principale. In tutti questi casi il bottino è stato “in natura”: porchetta, vino, cibarie.
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