Marco Fraire, uomo delle istituzioni
Revellese, era stato capo di gabinetto in provincia
Per 17 anni Marco Fraire è stato il “braccio destro” del presidente della Provincia di Cuneo Giovanni Quaglia, rivestendo il ruolo di capo di gabinetto della presidenza.
La sua improvvisa scomparsa ha addolorato chi ne conosceva l’umanità e professionalità. Aveva 74 anni ed era originario di Revello. Agricoltore e apicoltore, negli anni ‘70 dopo il diploma di perito agrario aveva lavorato in Coldiretti, con Natale Carlotto alla direzione, favorendo la nascita dell’ufficio stampa. Era un’ottima penna, e un osservatore acuto. Poi venne assunto in Provincia, negli uffici dell’assessorato all’ambiente.
«Diventato presidente della Provincia nel febbraio del 1988 - ricorda Giovanni Quaglia - riorganizzando le mansioni ho voluto Marco con me nell’ufficio di presidenza. Gli ho affidato il delicato ruolo di capo di gabinetto, un incarico che Fraire ha gestito con impegno e dedizione, per oltre 17 anni, fino al 2004, e poi ancora per qualche tempo, durante la presidenza di Raffaele Costa. Era una persona attenta, precisa e partecipe. Oltre alla competenza lo ricordo come valido e leale collaboratore, un giudizio che credo possa essere condiviso da tutti gli amministratori con cui ha avuto a che fare, oltre che dai dipendenti dell’ente».
Dopo la pensione, l’amore per la cultura e l’attenzione per il territorio hanno portato Marco a entrare nel Fai (Fondo ambiente italiano) di Saluzzo, e quindi ad assumere il ruolo di capodelegazione del gruppo Fai di Cuneo.
«Ciò che mi piace ricordare di Fraire - continua Quaglia - è il senso di appartenenza all’istituzione. Erano anni in cui il ruolo delle Province era in crescita ed essere parte dell’ente significava avere competenza su molte tematiche territoriali. Amava sottolineare che il suo era un lavoro per il territorio e le comunità. Eravamo molto legati, in 17 anni di lavoro ci siamo confrontati praticamente ogni giorno». Osserva l’attuale presidente Luca Robaldo: «La Provincia partecipa al lutto della famiglia e di tutti coloro che lo hanno conosciuto e lavorato con lui ricordandone le non comuni doti umane e professionali».
Lascia la moglie Paola, la figlia Chiara, i fratelli Domenico, Carlo e Teresa.
I funerali si svolgono mercoledì, 25 ottobre, alle 10,15, nella cattedrale di Saluzzo, con partenza dall’ospedale.
La Gazzetta piange un amico e partecipa al lutto della famiglia.
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