Monsola, abbattuta la vecchia scuola
Prende vita la piazza della frazione
Giù anche l’ultima parete della vecchia scuola elementare di Monsola. La scorsa settimana, gli operai della Calcestruzzi Martino, la ditta locale incaricata dell’abbattimento, hanno aperto la strada alla trasformazione dell’area che ospitava le elementari nella nuova piazza a servizio della frazione. Costruita negli Anni ‘20 del secolo scorso, la scuola è rimasta in funzione fino a inizio degli Anni ‘90, accogliendo nelle sue aule generazioni di bambini di Monsola. Da oltre trent’anni, però, non veniva più utilizzata e l’immobile è rimasto un involucro vuoto, senza funzioni.
A Monsola non c’è una piazza e da questa considerazione è nata l’idea del Comune di Villafalletto di partecipare al Bando Distruzione della Fondazione Crc, grazie al quale si è aggiudicato 30 mila euro, il massimo del finanziamento erogato, per merito degli oltre mille voti raccolti.
Racconta l’architetto Sara de Nicola, responsabile del progetto: «L’ex scuola elementare si trova in una posizione strategica a metà strada tra la chiesa dei Santi Lorenzo e Sebastiano e l’ex scuola materna, divenuta ora sede della scuola di canto corale, della Pro loco e dell’oratorio. Ogni volta che si esce da uno dei due edifici si passa di qua. Questo è un luogo centrale per la frazione e diverrà un nuovo spazio pubblico, quella piazza che mancava e che i residenti chiedevano da tempo».
Grazie al finanziamento della Fondazione Crc è stato portato a termine il primo passo: la demolizione della scuola. In questi giorni è avvenuta la rimozione dei detriti e la predisposizione del fondo per la futura piazza.
Che è destinata a diventare un vero spazio “sociale”, punto di riferimento per la comunità della frazione. «Dopo anni di tentativi - aveva commentato il sindaco Pino Sarcinelli all’indomani della notizia del finanziamento -, siamo riusciti a partire con il progetto della “Piazza che non c’è”, un’opera pubblica molto attesa a Monsola».
Una volta completato l’intervento, sarà cura dell’amministrazione comunale, insieme ai soggetti interessati, predisporre un piano di iniziative per dare risalto al nuovo spazio, che dovrà essere «qualcosa più del normale prolungamento dell’oratorio e della scuola di canto». Potrà ospitare attività che richiedono un luogo pubblico, manifestazioni ed eventi, ma anche mercatini o laboratori all’aperto.
Questo e molto altro sulla Gazzetta in edicola e in digitale