Ottant’anni fa a Staffarda fucilazioni e violenze
Tra Revello e Cardè gemellaggio della memoria
Domenica scorsa ricorrevano gli 80 anni dagli eventi tragici che interessarono Revello durante la Seconda Guerra Mondiale.
In quei giorni bui, il territorio attorno all’abbazia di Staffarda fu teatro di episodi di violenza che coinvolsero numerosi residenti. Per ricordare quanto avvenuto le amministrazioni comunali di Revello e Cardè hanno organizzato una piccola cerimonia commemorativa, proprio all’Abbazia. Occasione per riflettere e mantenere viva la memoria storica, nonché promuovere i valori di pace e libertà (nella foto).
Il 15 maggio 1944, Giovanni Agnese, giovane di soli sedici anni e membro della XI Divisione Garibaldi, venne fucilato dalla milizia fascista di Saluzzo.
Successivamente, il 30 giugno, per rappresaglia contro un attacco partigiano, furono incendiati diversi cascinali e trucidati Giacomo Ellena, Francesco Mina, Luigi Bordoni, Francesco Giorgis, Battista Vissio e i fratelli Faudone (Biagio, Giovanni e Michele).
Così le assessore revellesi Katia Disderi e Denise Allasia: «Riportare alla memoria collettiva i tragici fatti occorsi a Staffarda e a San Firmino consente di mantenere viva la storia locale e di tramandare i valori di pace, libertà e speranza, in un mondo funestato ancora da continui conflitti».
Alessandro Ponsi, assessore di Cardè: «E’ fondamentale ricordare le lotte alla dittatura e all’occupazione nazifascista, non per riprodurre antiche lacerazioni, ma per richiamare valori da indicare alle giovani generazioni, memori delle sofferenze e dei sacrifici di chi visse quei tragici anni».
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