Ponte più lungo e caro Rischia di saltare tutto a Cardè
Si chiede una proroga dopo la revisione delle fasce fluviali: servono 7 milioni di euro
La Regione ha accolto la segnalazione del presidente della Provincia Luca Robaldo e del sindaco di Cardè Matteo Morena. Grazie all'impegno dell’assessore alle Infrastrutture Marco Gabusi, la questione del “Decreto Ponti” è stata sottoposta alla Conferenza Unificata, e trasformata in emendamento da presentare in sede di conversione del decreto “Milleproroghe”. Robaldo chiede ai parlamentari piemontesi di sostenere l’emendamento in aula, affinché venga approvata la proroga al 31 dicembre 2025 della scadenza per l’avvio dei lavori.
Prima la progettazione, poi l’iter burocratico per la variante al piano regolatore, infine la revisione delle fasce fluviali, che ha comportato la revisione del progetto. Con il risultato finale che, dopo aver lottato per anni per ottenere il finanziamento per il nuovo ponte sul fiume Po, quel denaro ora non basta più.
Si parla di cifre ragguardevoli: da 18 milioni di euro, il costo dell’opera è salito oggi a 25.
«Cardè attende da decenni la circonvallazione - racconta il sindaco Matteo Morena - e quando finalmente, grazie al “Decreto Ponti” ministeriale, siamo riusciti a reperire i fondi necessari nel 2021, sono cambiate le carte in tavola. Abbiamo lavorato alacremente alle varianti del piano regolatore, un iter concluso in 18 mesi anziché nei 24 preventivati. Ma quando è stato il momento di andare in gara d’appalto, ci si è messa di mezzo la revisione delle fasce fluviali, che impone ora un ponte ancora più lungo, con un viadotto complessivo di 540 metri, che porterebbe il nuovo ponte a essere tra i più lunghi della provincia di Cuneo, con campate ancora più ampie. Se sommiamo a questo l’aumento del costo dei materiali, il risultato è che servono 7 milioni in più. Denaro che il nostro Comune di 1.200 abitanti ha, così come la Provincia».
Cardè rischia di perdere l’intero finanziamento: grazie a una lettera congiunta di Comune e Provincia, si spera nella proroga al 31 dicembre 2025, ma entro quella data occorrerà indire la gara per i lavori.
«Una corsa contro il tempo assurda - conclude Morena - a causa della burocrazia e degli enti che si sovrappongono nel dettare vincoli e regole. Non molleremo, cercheremo di dare a Cardè la circonvallazione che attende da 30 anni, anche se la strada è tutta in salita».