Pullmino, fermata contestata a causa di un errore

Tutto è bene quel che finisce bene. Studenti a casa sani e salvi, Comune che si occupa della vicenda, autista interpellato dalla “casa madre”. Con la speranza che non si ripeta più un episodio simile.

Quattro ragazzi di prima media, mercoledì scorso, hanno preso per la prima volta lo scuolabus comunale. Un’esperienza che certamente non dimenticheranno. Non tanto per l’ambiente allegro e scanzonato tipico del “pullmino” né per il nuovo mezzo di trasporto con cui fare l’andirivieni da e verso la scuola, ma perché sono scesi a 4 chilometri da casa, sulla strada provinciale di Falicetto. E pare che l’autista non si sia posto troppi interrogativi su questo scalo “farlocco”. Uno dei giovani, fortunatamente, aveva un cellulare con sé e si è fatto geolocalizzare con Whatsapp da un genitore. Riportati i ragazzi a casa, le famiglie hanno segnalato alle testate locali l’accaduto, coinvolgendo anche il Comune, che ha dato in appalto il servizio scuolabus alla Sav di Villafalletto.

Scrivono i genitori: «Ci chiediamo come un autista che si occupa del trasporto degli alunni possa abbandonare sulla strada 4 bambini (perché di questi si tratta), lasciandoli soli, senza preoccupazione alcuna su quello che sarebbe potuto succedere».

«Vorremmo evitare che simili episodi si verifichino nuovamente - continuala reprimenda delle mamme e i papà dei quattro -. Quanto avvenuto oggi avrebbe potuto avere risvolti ben peggiori. Ci auguriamo che la ditta appaltatrice operi i dovuti controlli e intervenga».

Così è stato: la società Sav si è scusata pubblicamente, dichiarando di aver preso adeguati provvedimenti.

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