reparto di ostetricia a savigliano

Savigliano salva il punto nascite con il nuovo reparto di Ostetricia

Salvo il punto nascite di Savigliano con il nuovo reparto di Ostetricia

Savigliano salva il punto nascite con il nuovo reparto di Ostetricia

È stato inaugurato venerdì il rinnovato reparto di Ostetricia dell’ospedale di Savigliano, alla presenza dell’assessore regionale alla Sanità Federico Riboldi. Il reparto, completamente ristrutturato e climatizzato, offre spazi moderni pensati per il comfort delle neomamme, con sale dedicate all’umanizzazione del parto e una nuova sala per il parto in acqua, interamente finanziata dall’associazione Amici dell’ospedale grazie al lascito del “Fondo Cravarezza”.Le famiglie saluzzesi potranno trovare a Savigliano dunque un punto nascite di riferimento nuovo e rinnovato. Ma nei mesi scorsi è stato concreto il rischio di non poter fare affidamento sull’ospedale di Savigliano.

IL RISCHIO CHIUSURA

Il rinnovamento del reparto segna una tappa importante, ma dietro il taglio del nastro si cela una realtà critica: il reparto fino a pochi mesi fa rischiava concretamente di chiudere.Negli ultimi anni, l’attività di Ginecologia-Ostetricia a Savigliano ha subito un calo consistente, aggravato nel 2025 dalla carenza di specialisti. La direzione strategica ha continuato a bandire concorsi e investire in tecnologie e ristrutturazioni, ma la carenza di personale strutturato ha messo in crisi la continuità del servizio. Oggi il reparto conta appena due medici strutturati e mantiene l’attività grazie a gettonisti, cooperative e convenzioni con l’Azienda Ospedaliera Santa Croce e Carle di Cuneo, Torino 3, Torino 5 e Asti. Solo grazie a questi interventi straordinari il numero di parti previsto a fine anno potrebbe avvicinarsi al minimo di sicurezza dei 500, evitando così la chiusura del punto nascita.

Nel corso della presentazione, il direttore generale del’Asl Giuseppe Guerra ha raccontato le difficoltà superate dal reparto: «Mantenere operativo il punto nascite – ha dichiarato – è stata una sfida impegnativa. Solamente nel maggio scorso abbiamo perso 3 ginecologi in pochi giorni. Abbiamo fatto i salti mortali per coprire i turni e mantenere aperto il punto nascite».

LA RINASCITA

Per garantire stabilità e autonomia futura, è stata avviata una collaborazione strutturata con l’ospedale Santa Croce, che prenderà in carico gradualmente la gestione della Ginecologia-Ostetricia di Savigliano, comprese tutte le attività ambulatoriali, in piena sinergia con l’Asl Cn1. Il progetto, della durata di almeno 18 mesi, prevede la nomina di un direttore di reparto tramite concorso e l’assunzione di 5 o 6 specialisti, con turnazioni tra le due strutture. Verranno introdotti servizi come la parto-analgesia, potenziati i rapporti Hub-Spoke per la diagnosi prenatale e istituito un “Gruppo Interdisciplinare Cure Ostetrico” per le gravidanze a rischio.«Abbiamo 7 punti nascite in Piemonte – ha ricordato Riboldi – dove non si raggiungono, o si raggiungono a stento, i 500 parti annui. Savigliano è tra questi, ma abbiamo deciso di non chiuderlo, ma di potenziarlo. Qui ci sono i numeri sul territorio e le caratteristiche per crescere e tornare ad essere un reparto di riferimento. Per farlo occorre però fare rete».

Il nuovo reparto di Savigliano non è solo un intervento strutturale, ma la testimonianza di una scommessa vinta: salvare il punto nascita in attesa del nuovo ospedale.

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