Scarnafigi onora Sperino medico e amministratore

Giovedì scorso si è svolto alla Confraternita di Scarnafigi il convegno di presentazione del libro sulla vita e le opere di Giuseppe Sperino, medico anatomista scarnafigese vissuto tra la fine dell’ottocento e l’inizio del novecento.

Gli autori, il dottor Nico Testa ed il prof. Paolo Gerbaldo, attraverso una certosina ricerca, hanno ricostruito il complesso percorso scientifico di un personaggio che ha dedicato tutta la vita alla ricerca, nel campo della anatomia patologica, ricoprendo importanti ruoli nel panorama universitario in un periodo cruciale della storia italiana.

Sperino ha contribuito altresì alla organizzazione territoriale della medicina, che nei primi anni del ‘900 istituiva figure cardine per la salute pubblica, le “condotte” mediche e veterinarie, il servizio ostetrico ed i primi ospedali di territorio.

Lo stesso rigore Sperino ha applicato nella carica di amministratore del suo amato paese, con inflessibilità nella spesa pubblica, destinando le scarse risorse solo ad opere di prioritario interesse generale, come la scuola, assumendo un maestro comunale, a gratuito servizio della collettività. Si batté invano per portare una linea ferroviaria a Scarnafigi, ma grazie ad un contributo di 100 mila lire di un altro grande scarnafigese, Ferdinando Ballario, fu portata a termine un’opera fondamentale, il ponte sul Varaita.

La partecipazione degli scarnafigesi all’evento è stata davvero straordinaria, probabilmente legata ad un nome illustre quale Casimiro Sperino, di cui Giuseppe era nipote, fondatore dell’Oftalmico torinese e senatore del neonato regno d’italia. Oltre agli autori hanno partecipato al convegno Filippo Monge dell’Ateneo torinese ed il prof, Cartia, primario emerito dell’ospedale Santa Croce e già senatore. Organizzatori la Pro loco scarnafigese, i Lions Piana del Varaita e il comune di Scarnafigi.

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