Servizi socio-sanitari, la convenzione scaduta, ma rinnovo non c’è
Scade la convenzione, ma non vi è nessuno per il rinnovo
Gli enti gestori delle funzioni socio-assistenziali dell’Asl Cn1 hanno lanciato un allarme a proposito del rinnovo della convenzione attraverso la quale vengono realizzati i percorsi assistenziali integrati a favore di anziani non autosufficienti, persone con disabilità e minori.
La convenzione è uno strumento che il territorio dell’Asl Cn1 utilizza efficacemente da circa vent’anni. Un strumento strategico che ha promosso lo sviluppo e l’ampliamento dell’offerta dei servizi, portando questo territorio ad essere uno dei più avanzati in materia di integrazione socio-sanitaria nel panorama regionale.
«L’eventuale decadenza della convenzione - spiega il sindaco di Saluzzo Mauro Calderoni - porterebbe ad affrontare un nuovo ed inedito scenario in cui gli automatismi relativi alla definizione della spesa sociosanitaria si andrebbero a bloccare scaricandola quindi sui comuni. Spero e credo che si possa presto trovare una soluzione - prosegue - anche in considerazione delle più recenti novità normative che promuovono ed incentivano la collaborazione a livello territoriale tra i soggetti competenti nella gestione dei servizi socio-sanitari. Sarebbe invece grave se l’obiettivo fosse esclusivamente quello del rispetto dei vincoli di bilancio, conseguito per di più derubricando una parte delle prestazioni socio-sanitarie».
«Con questa impostazione della giunta Cirio - osserva Calderoni - la comunità provinciale rischia di perdere quella posizione di avanguardia in Piemonte sull’integrazione socio-sanitaria, mettendo a rischio il mantenimento dei servizi per le persone più fragili, con la conseguenza che debbano poi essere i Comuni a coprire quanto non più garantito dall’Asl».
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