Sono state 55 le natività presentate all’inedita rassegna “a distanza” Torre, Polonghera e Faule trionfano nel concorso dei presepi di Octavia
I comuni della pianura saluzzese sono stati grandi protagonisti anche nella seconda edizione del concorso di presepi “La mia casa è aperta”, promosso dall’associazione dei Comuni di Octavia. Sono state 55 le natività sottoposte alla valutazione della giuria, che venerdì sera si è pronunciata in occasione della premiazione in modalità virtuale.
Il terzo posto nella classifica generale va a Pologhera per l’opera di Lucia Brusa, premiata “per la grande originalità e la capacità di creare una piccola opera d’arte a partire da materiale povero”.
A Faule, e in particolare a casa di Elisabetta Audrito, arriva la menzione speciale delle giuria per la “piemontesità” e la capacità di unire il messaggio del presepe a una tradizione identitaria e rappresentativa del territorio.
Tra le menzioni risultano anche tre creazioni provenienti da Torre San Giorgio. Per l’utilizzo creativo dei materiali e il lavoro di gruppo il riconoscimento va all’asilo del paese. Per la capacità di sottolineare la forza della musica quale elemento di unione e di vicinanza, Octavia segnala il presepe di Beatrice Bonetto Franco Torre San Giorgio. Ancora in classifica dopo la vittoria 2019 la famiglia Cravero, che raccoglie una menzione speciale per il design, che - scrive la giuria «esprime un messaggio di solidarietà che attualizza il significato del presepe».
La coordinatrice per Torre, la consigliera comunale Luisa Ghione, si dice soddisfatta: «Quando a novembre Octavia ha invitato il Comune a partecipare all’iniziativa abbiamo avuto un attimo di perplessità, visto il momento storico che stiamo vivendo. Poi l’entusiamo e l’amore per il presepe hanno preso il sopravvento. Le geometrie e i messaggi di Cravero, la forza di melodia di Bonetto e la creatività vitale del nostro asilo hanno permesso ancora una volta a Torre di essere, insieme a Revello, il comune più premiato».