Stagionali, il campo di Manta si sposta
Servono 150 mila euro, sindaci e prefetto in allerta. Preoccupano i fondi Pnrr non ancora sbloccati

Il ritorno del treno comporta una rimodulazione del campo stagionali di Manta. Allestito da una decina di anni dal cimitero di via Matteotti (prima dal campo sportivo, poi all’ingresso principale, in prossimità del viale di cipressi che guarda verso la stazione), con la riattivazione della linea ferrata, che corre a pochi passi, il campo risulta oggi impraticabile.
Emergono questioni di sicurezza, rilevate anche dal Prefetto, che ha effettuato un sopralluogo nell’ambito del Protocollo stagionali, che riguarda una decina di Comuni del Saluzzese.
L’amministrazione comunale sta cercando nuove soluzioni. La più plausibile è lo spostamento del campo stagionali in via Vernea, nei pressi del depuratore. Il questo contesto l’ospitalità raddoppierebbe, passando da 6 a 12 occupanti. L’operazione, tra trasloco, acquisto di nuovi container e allacciamento, avrebbe un costo di circa 150 mila euro, che il sindaco Ivana Casale sta cercando di reperire proprio nell’ambito dei fondi destinati alla Rete dell’accoglienza diffusa.
Un finanziamento ci sarebbe, più di 1 milione e mezzo di fondi Pnrr per tutti i Comuni aderenti al Protocollo. Ma questi soldi sono bloccati da due anni. Infatti, i centri coordinati dalla Prefettura hanno paventato il rischio che la “macchina” dell’assistenza agli stagionali non venga avviata. Il pericolo è che non ci siano siti di accoglienza per i braccianti della frutta e nessun servizio connesso. A rischio, infatti, anche gli attività della cooperativa, che tiene aperta e vigila con i suoi operatori sui campi di Manta, Lagnasco, Verzuolo, Saluzzo, Costigliole.
Il primo cittadino è stato sollecitato dal consigliere di opposizione Gianluca Arnolfo, che sull’argomento ha presentato un’interpellanza. La replica del sindaco: «I Comuni saluzzesi si sono anche rivolti alla Regione che potrebbe coprire il budget, almeno in parte. Al momento Manta non ha fondi propri, si tratta di una spesa imprevista. Stiamo lavorando con gli altri sindaci della rete per trovare fondi. Se li troviamo il raddoppio dell’ospitalità è certo».
La replica del capogruppo di minoranza: «Si poteva pensare a una soluzione provvisoria, meno dispendiosa e invece dobbiamo prendere atto che fate un passo indietro e che ad oggi il campo non può aprire».
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