Tagliati i fondi per la disabilità
Accusa da Casteldelfino
Un anno fa il neonato governo Meloni aveva promosso un fondo per l’inclusione delle persone con disabilità, sotto forma di incentivi ai Comuni per la redazione del piano abbattimento barriere architettoniche. Il Comune di Casteldelfino - come molte amministrazioni della cosiddetta 6ª fascia, cioè con popolazione inferiore ai 1.000 abitanti - aveva presentato la domanda tramite la Regione Piemonte per avere i 2 mila euro previsti. Fatta la graduatoria dei beneficiari dell’incentivo, i 147 Comuni della 6ª fascia risultano tutti esclusi per esaurimento delle risorse disponibili.
Osserva il sindaco di Casteldelfino Domenico Amorisco: «Ancora una volta le assegnazioni hanno privilegiato i centri maggiori che hanno assorbito le risorse disponibili a danno dei Comuni montani, cioè, proprio quelli della 6ª fascia con popolazione inferiore a 1000 abitanti».
Amareggiato, il dottor Amorisco punta il dito su Roma e Torino: «I governi sia statale che regionale distribuiscono i loro finanziamenti con il criterio del numero della popolazione. Ormai è diventata una regola consolidata e ai piccoli Comuni montani, per lo scarso numero dei residenti, non vanno neanche le briciole E tutto questo con la benedizione silenziosa dell’Uncem, l’Unione nazionale dei Comuni Montani, che invece dovrebbe tutelare gli interessi dei piccoli comuni montani impedendo la loro sparizione per la mancanza di servizi, infrastrutture, sportelli bancari e postali, ambulatori medici e farmaceutici, e in ultimo tagli ai finanziamenti Pnrr. Così si continua a generare lo spopolamento della montagna».
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