Tassa rifiuti, rincari del 5 per cento
Aumenti anche se ora differenziamo meglio
Tra qualche giorno arriveranno nelle case dei Saluzzesi gli avvisi di pagamento della Tassa Rifiuti anno 2024, che saranno spediti direttamente dal Comune a tutti gli utenti. La scadenza della prima rata o l’unica soluzione è stata fissata al 31 luglio e la seconda rata al 30 novembre.
Come annunciato nei mesi scorsi, e deliberato dal consiglio comunale, la tariffa sui rifiuti subirà quest’anno un aumento.
Il Consorzio Csea ha infatti chiesto ai Comuni del bacino un ritocco medio delle tariffe del 5,68% per il 2024. Un incremento motivato dal continuo aumento dei costi di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Csea ha comunicato che, negli ultimi due anni, ha dovuto far fronte ad aumenti del 13,30% e del 18,7%. Inevitabile, dunque, per il Consorzio, richiedere uno sforzo ai Comuni.
Da quando è entrato in vigore il nuovo sistema di raccolta rifiuti basato sul porta a porta, ormai quasi vent’anni fa, i costi della raccolta non sono mai diminuiti.
Va detto, a onor di cronaca, che il costo pro-capite del servizio rimane molto inferiore alla media regionale: 122 euro contro i 184 euro della media piemontese.
Nei primi anni dalla sua introduzione però ci si era illusi (e a dirlo erano anche gli amministratori comunali e del consorzio), che i costi in bolletta potessero essere fermati, o addirittura scendere.
Lo sforzo messo in campo è stato importante, non solo da parte di Csea, ma anche da parte dei cittadini. E a dimostrarlo è il raffronto tra i numeri del 2023 (ancora provvisori) e quelli di dieci anni prima.
Dai dati pubblicati sul sito di Csea, si rileva che, complessivamente, negli oltre 50 comuni del Consorzio, la percentuale di raccolta differenziata è arrivata al 67% contro il 55,6% del 2013. Nel 2013 però ogni cittadino produceva, in media, 420 kg di rifiuti pro capite, mentre dieci anni dopo si è arrivati a 467 chilogrammi.
Oggi sono 20.700 le tonnellate di rifiuti che finiscono in discarica, mentre nel 2013 erano 29 mila.
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