Tra gli alberi monumentali cinque sono sotto la Rocca
Sono cinque gli alberi monumetali a Cavour

In occasione della Giornata nazionale del Paesaggio, celebrata il 14 marzo, il Piemonte ha espresso il proprio impegno per la tutela del patrimonio arboreo inserendo 63 nuovi alberi monumentali nell’elenco regionale, che così oggi raggiunge un totale di 378 esemplari. Con questi veri monumenti viventi che hanno vissuto superando guerre e tempeste e oggi sono protagonisti del paesaggio e testimoni della storia, la nostra regione dimostra ancora una volta di essere un territorio di straordinarie ricchezze naturali.
Con i nuovi inserimenti, i 378 alberi monumentali si distribuiscono tra 216 Comuni di cui 83 posti in provincia di Torino e 41 nel Cuneese.
Cavour ha una parte rilavante nell’elenco poiché quest’anno può annoverare ben cinque nuovi esemplari che entrano a far parte di questa eccezionale graduatoria. Le new entry sono un Carpino, un Libocedro, un Pioppo cipressino e due esemplari di Farnia. Essi vanno ad aggiungersi ad altri importanti alberi che meritano di essere conosciuti per le loro caratteristiche botaniche e storiche. Tra questi possiamo ricordare i cedri di Villa Giolitti di cui uno piantato dallo stesso Giolitti nel 1871 per la nascita della figlia Enrichetta, la sequoia di Villa Marchisio, probabilmente messa a dimora nella seconda metà dell’800, che rappresenta una tra le prime piante di questo tipo introdotte in Europa dagli Stati Uniti. Inoltre, il platano centenario di Villa Peyron, miracolosamente scampato ad una richiesta di abbattimento da parte di un drappello di fascisti repubblichini che nel ’45 avevano occupato parte della villa e il vecchio olmo “del campèt”, di una proprietà privata in via Barrata, che presenta da quasi un secolo un tipico taglio capitozzato molto in voga nei primi anni del secolo scorso.
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