«Turisti ok, nonostante la crisi, ora lavoriamo per farli fermare»
Riflessioni al giro di boa della stagione estiva con l’albergatore Danilo Rinaudo
Mancano alcuni pullman e qualche gruppo organizzato, ma il turismo a Saluzzo e nella valli “tiene”.
«È presto per un bilancio della stagione estiva - commenta Danilo Rinaudo, presidente dell’Ascom cittadina e vicepresidente provinciale dell’associazione albergatori di Confcommercio - ma luglio ci offre già qualche indicazione. Saluzzo, poi, è un luogo turisticamente appetibile già in tarda primavera (così come ad inizio autunno) quindi una prima impressione suffragata dai dati è possibile».
A pesare sui numeri del turismo, non solo a livello locale, è il periodo di crisi che stanno affrontando le famiglie italiane.
«Dopo il boom dell’anno post Covid - racconta Rinaudo -, da un paio di stagioni assistiamo ad un rallentamento leggero. Numericamente i turisti restano sostanzialmente stabili, ma c’è meno disponibilità di budget, quindi scelgono vacanze più corte, oppure spendono meno quando sono in viaggio».
Le strutture alberghiere di Saluzzo, anche in considerazione del fatto che i numeri della ricettività non sono alti, continuano a registrare una buona percentuale di presenze.
Continua Rinaudo: «Anche nelle valli il turismo registra numeri positivi. La primavera piovosa e fresca ha provocato un ritardo dell’inizio della stagione, ma ora stanno recuperando. A differenza del Cuneese, la chiusura del Tenda non incide sulla presenza dei francesi nelle nostre valli che, come tradizionalmente accade, amano frequentare paesi e mercati».
Dai numeri, positivi, alle note più in chiaroscuro, dell’offerta turistica. Da più parti si chiede di rafforzare il
sistema turistico, aumentandole sinergie tra gli eventi in valle e quelli in città. Spiega il vicepresidente degli albergatori:
«Capita spesso di avere ospiti in città delle comitive che hanno Alba o Torino come meta principale. Se ci fosse una maggiore sinergia con Atl o Conitours ad esempio, si potrebbe offrire ai turisti un pacchetto di visite e proposte più strutturato».
«Credo che, sul medio o lungo periodo possa essere una strategia vincente con i tour operator. Di cose da vedere a Saluzzo ce ne sono molte e gli eventi, anche se a volte un po’ fini a se stessi e non inseriti in una logica globale, non mancano. Ma occorre lavorare con più metodo».
Questo e molto altro sulla Gazzetta in edicola e in digitale