Addio a Franca Manna storica cuoca della Villa

L’ultimo saluto a Franca Manna è stato dato in modo privato dai famigliari, senza comunicare l’orario della sepoltura. Si correva infatti il rischio, data la notorietà della defunta, che troppe persone accorressero per la cerimonia di commiato.

Una prescrizione a cui la famiglia ha inteso attenersi vista l’emergenza sanitaria in corso.

Il cordoglio per la scomparsa dell’83enne commerciante verzuolese è stato comunicato ai famigliari in diversi altri modi e le numerose reazioni che anche i social hanno raccolto negli ultimi giorni attestano la stima che i verzuolesi nutrivano per la donna, titolare per tanti anni della trattoria “Bella Italia” alla Villa di Verzuolo.

Era nata il 28 agosto 1936 e, da quando era bambina, lavorava nella trattoria di famiglia: una vera istituzione nel borgo, fondata nel 1922. Nel 1982 il più grande dolore della sua vita: la morte del figlio Silvio a soli 21 anni. Franca aveva continuato a lavorare, dicendo che erano proprio il servizio e i clienti la ragione della sua sopravvivenza.

La ricorda la nipote Cristina Binello: «Zia Franca ha dedicato la sua vita al lavoro, dimostrando amore e passione non comuni. È stata una grande maestra, una grande donna e anche una seconda mamma per me».

Molti verzuolesi ricordano la brava “chef” della Villa con affetto: andare da Franca, era come mangiare a casa, certi di gustare prodotti genuini e specialità della tradizione, in un clima cordiale e alla mano.

Nel 2010, dopo la morte del marito Olimpio Dalbesio, aveva deciso di chiudere l’attività. Proprio la pronipote Cristina Binello ha preso il suo posto. E zia Franca non le ha mai fatto mancare il sostegno. Se n’è andata giovedì 12 marzo, all’Ospedale civile di Saluzzo.