Addio a Mirosa Perlo
Se ne va, a 72 anni, una delle figure storiche della Croce Rossa di Busca: mercoledì pomeriggio, alle 16, la chiesa parrocchiale di Maria Vergine Assunta ospita i funerali di Mirosa Perlo, da 9 anni impegnata nel gruppo di volontari, prima sull'emergenza sanitaria, poi anche con trasporti e servizi di assistenza.
Si occupava di gestire il magazzino vestiario della sede e collaborava al mantenimento e rifornimento del magazzino sanitario. Mirosa era una figura di riferimento nel Comitato locale: la si trovava spesso in sede, sempre disponibile a svolgere qualsiasi servizio utile ai volontari o a chi ne avesse bisogno.
Dicono i colleghi: «Solare, dolce e generosa. Sono questi gli aggettivi che meglio la descrivono. Difficile oggi per noi salutare una grande amica, una collega, una volontaria, nel suo ultimo viaggio. Non ci saranno mai parole giuste o sufficienti per ricordare Mirosa e la sua passione per la vita e per gli altri, espressa anche all’interno della nostra associazione».
Lascia il marito Mario, anche lui volontario in Croce Rossa, i figli Mauro e Stefano, i nipoti Barbara, Davide, Valentina e Manuel. La famiglia chiede che al posto dei fiori siano realizzate opere di bene.
Affettuoso il ricordo dell’amico Giampiero: «È difficile parlare di Mirosa declinandola al passato. Chi l’ha avuta come collega e le è stato amico, come lo sono stato io, di Mirosa serba un gran ricordo. Nessuna retorica e nessuna frase di circostanza: Mirosa con il suo essere gioioso, disponibile, altruista, rappresentava davvero un esempio per tutti i volontari. Ricordo, immaginandolo ancora, il suo arrivo in sede in bicicletta e quando apriva la porta il saluto per tutti accompagnato dal suo radioso sorriso. Mai banale, mai sopra le righe ha saputo incarnare fino in fondo lo spirito della Croce Rossa e dei principi che sono alla base dell’associazione. Dovevo andarla a trovare nel suo nuovo alloggio. Le dissi: “Mi fa piacere constatare che sei sempre di buon umore!”. In realtà non lo era affatto, ma provava a mascherare la consapevolezza di una situazione delicata».