Addio a “Nandu” Chiabrando, l’ultimo reduce Aveva 99 anni, scrisse le sue memorie sul Don
Cordoglio nel mondo alpino per la scomparsa di Ferdinando Chiabrando, ultimo reduce della campagna di Russia. La notizia ha avuto ampia eco, per la notorietà del personaggio, autore del libro di memorie “Dalla Valle Po al Don”, un racconto dell’Italia in guerra e delle vicende personali della penna nera di Martiniana. L’8 settembre 1943 venne catturato dai tedeschi, durante la quarantena al ritorno dalla Russia, in Trentino. Riuscì a fuggire e, dopo mille peripezie, tornò nel suo amato paese.
Conosciuto da tutti come “Nandu”, Cavaliere ufficiale della Repubblica, iscritto al locale gruppo Ana, si è spento a 99 anni. I funerali si sono svolti lunedì mattina nella parrocchia di Sant’Andrea. Lascia le cognate Romana e Giuseppina con i nipoti con le rispettive famiglie.
Ferdinando Chiabrando, che da alcuni anni si trovava nella casa di riposo di Revello, era presidente della sezione Combattenti e Reduci dai primi anni Ottanta. Era stato sui maggiori fronti bellici italiani nelle campagne di Francia con il Battaglione Mondovì, aveva partecipato alle alle operazioni in Grecia e Jugoslavia e poi in Russia con il Battaglione Pieve di Teco.
Queste le parole di commiato del presidente dell’Ana Saluzzo, Enzo Desco, storico capogruppo di Martiana Po e amico del compianto Nandu: «Ciao carissimo zio Nando, ti mancavano poche settimane per raggiungere il traguardo dei 100 anni, ma non ce l’hai fatta. Hai raggiunto il paradiso di Cantore con la tua cara moglie Michelina, tuo figlio Alberto, tuo fratello sergente maggiore del battaglione Pieve di Teco disperso in Russia e tutti i tuoi commilitoni che non sono mai tornati. Eri fiero di essere Alpino appartenente al Pieve di Teco, reduce del fronte francese, albanese, jugoslavo e poi russo. Grazie per quanto ci hai tramandato. Di lassù ricordati di noi che siamo rimasti quaggiù. Riposa in pace».